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Cronaca

Bolognina, Prefetto: "Lo Stato non abbandona il quartiere". Torna l'esercito

Maggior impiego di vigili, polizia e carabinieri, che di giorno saranno affiancati anche dall'esercito, poi nuove telecamere: così la stretta antidegrado e criminalità nella zona. Prefetto rassicura: "L'impegno delle Forze dell'ordine è già notevole"

La presenza delle Forze dell'ordine in Bolognina "sarà incrementata, anche ripristinando il servizio di vigilanza con i militari, che dovrebbe partire entro un paio di settimane", e i cittadini "possono stare tranquilli, perchè lo Stato non ha mai abbandonato il Quartiere". Così al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, il prefetto di Bologna Ennio Mario Sodano rassicura così gli abitanti della zona, dove nelle ultime settimane si sono moltiplicati i furti notturni con spaccata delle vetrine degli esercizi commerciali.

L'invito a non allarmarsi, per il prefetto, sarebbe giustificato "dai dati del 2015, che mostrano come, in Bolognina, siano stati effettuati 131 arresti e siano state identificate oltre 8.000 persone, segno che l'impegno delle Forze dell'ordine è già notevole". Questo però, sottolinea Sodano, "non è ancora sufficiente, ecco perchè incrementeremo i servizi di Polizia, Carabinieri e Polizia municipale già in atto, compresi quelli straordinari condotti da unità del Reparto anticrimine della Polizia e pattuglie della Questura e dei Carabinieri, che a Bologna nel 2015 sono stai 140".

Per quanto riguarda il possibile arrivo in città di altri militari (il ministero dell'Interno avrebbe deciso di inviarne una quarantina), Sodano si limita a dire: "Se arriveranno potremo fare tante cose, ma per il momento facciamo con quelli che abbiamo". In ogni caso, il prefetto tiene a ribadire che "nonostante la comprensibile situazione di tensione per quanto sta accadendo in Bolognina, i dati dicono che i reati in città sono in calo, e anche sensibilmente".

Il sindaco Virginio Merola fornisce qualche dettaglio in più su quanto sarà fatto in Bolognina, dicendo che "saranno aumentate le pattuglie diurne di Polizia municipale e quelle serali di Polizia e Carabinieri". Merola garantisce poi che le spaccate "non sono minacce mafiose, ma sono opera di persone disperate che cercano soldi per procurarsi la droga, come ci risulta dalle notizie provenienti dalla magistratura". Si tratterebbe quindi di reati "collegati all'incremento di spaccio e consumo di eroina e cocaina". Per risolvere la situazione, secondo il sindaco, è dunque necessario "perseverare nel lavoro di controllo che già viene svolto, e dati alla mano i risultati ci sono, sapendo che possiamo anche autotutelarci con misure di prevenzione".

Ecco perchè, oltre ad aumentare i controlli delle Forze dell'ordine, affiancando loro, durante il giorno, unità dell'Esercito, saranno installate "otto telecamere in punti nevralgici del Quartiere, e intendo anche coinvolgere le associazioni dei commercianti e la Camera di commercio per fare il punto sulle misure di autotutela dei negozi".  

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