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Cronaca Navile / Via Ferrarese

Spaccate in Bolognina: arrestato 42enne, si esclude il racket

E' l'autore di tre spaccate, ma non si esclude il suo coinvolgimento in altri episodi simili. Decisivo per gli inquirenti "l'impianto dei servizi di controllo del territorio"

E' l'autore di tre spaccate, ma non si esclude il suo coinvolgimento in altri episodi simili avvenuti nel quartiere Bolognina, C.M., 42enne cittadino marocchino arrestato ieri dalla Polizia con l'accusa di furto aggravato. E' certamente responsabile di tre furti al lavasecco in via Corticella, il 27 novembre e il 21 dicembre, e al negozio di Autoricambia STRA di via Ferrarese, il 12 gennaio. 

Le numerose spaccate nella zona avevano generato allarme sociale, ma, come annunciato, sono stati potenziati i servizi diurni e notturni delle forze dell'ordine. Le indagini ancora in corso scongiurano quindi l'azione di organizzazioni criminali organizzate o addirittura di un racket, proprio  seguito dei tanti furti che si sono succeduti nel quartiere. 

Il 42enne, pluripregiudicato, con precedenti per spaccio e reati contro il patrimonio, era già finito in carcere nel 2004 e 2006, per fatti legati allo spaccio di droga in città, e dal 2011 era destinatario di un ordine di rimpatrio in Marocco. Da pusher era diventato consumatore, quindi i modestissimi bottini dei furti erano finalizzati all'acquisto delle dosi giornaliere.  

Decisivo per Capriello "l'impianto di controllo del territorio" messo in campo dalle forse di polizia, ha riferito ai cronisti questa mattina il dirigente del Commissariato Bolognina-Pontevecchio Giuseppe Capriello "servizi mirati, turni notturni anche con personale in borghese incaricati dalla Procura anche di verificare eventuali ipotesi di racket" emerse da un questionario anonimo compilato dagli esercizi commerciali del quartiere. 

LE INDAGINI. Coordinate dal PM Francesco Caleca, le indagini del Commisariato e della Squadra Mobile sono partite dall'esame dei video delle telecamere, dai controlli e dalle perquisizioni autorizzate dalla Procura. Nel corso di un sopralluogo per furto ai danni di un negozio di alimentari gestito da un bengalese, gli inquirenti hanno rinvenuto delle tracce di sangue, così è partita la richiesta agli ospedali cittadini, uno dei quali aveva curato un nord-africano ferito a una mano, poi trasferito all'ospedale di Modena per essere sottoposto a intervento chirurgico. Per questo episodio, l'inchiesta non è ancora conclusa. 

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