Coronavirus e fase 2, Bonaccini frena su visite ad amici: "È un po' azzardato"
Il presidente dell'Emilia-Romagna non nasconde il proprio stupore per le parole del viceministro alla Salute pronto a considerare come "affetto stabile" anche gli amici. "Continuiamo dove ci sono restrizioni a rispettarle"
Domani ne chiederà conto al ministro Francesco Boccia, perché questa storia dell'amico "non mi torna". Il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, non nasconde il proprio stupore per le parole del viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, pronto a considerare come "affetto stabile" anche gli amici.
Insomma, altro che "congiunti": il numero delle persone che si potranno incontrare dal 4 maggio si allarga, o rischia di allargarsi, ben oltre i fidanzati. "Non l'ho capita fino in fondo nemmeno io", allarga le braccia Bonaccini, oggi ospite di Pomeriggio 5, su Canale 5. "Quella dell'amico mi pare un po' azzardata, perché di amici se ne hanno tanti e il rischio è quello che ci si sposti a prescindere", dice il governatore dell'Emilia-Romagna.
Lì, ricorda il presidente, "fummo i primi a vietare il jogging, ma da lunedì si potrà fare sport individuale, correre. Adesso che le cose vanno meglio è giusto, ma continuiamo dove ci sono restrizioni a rispettarle. Se possiamo permetterci di ripartire è perché le restrizioni hanno fatto abbassare il livello di contagio, quindi non possiamo scherzarci sopra". (Dire)