Ergo: no borse di studio per stranieri. Defranceschi: 'Discriminazione razziale'

Ergo - Azienda regionale per il diritto allo studio - non paga le borse di studio agli universitari extracomunitari che frequentano Alma Mater, nonostante fossero in regola con i requisiti per ottenerle.

Sul caso, nei giorni scorsi, avevamo ricevuto segnalazione da parte di un lettore che ci segnalava i forti disagi cui andavano incontro lui e i suoi colleghi universitari. Per protesta gli stranieri iscritti all'Unibo avevano attivato un presidio in via Zamboni, ieri ennesimo giorno di mobilitazione, questa volta sotto le sedi di ErGo.

"RAZZISMO?". Ad intervenire è il capogruppo grillino in Regione, Andrea Defranceschi, che denuncia "se gli extracomunitari risultassero esclusi dal diritto allo studio, sarebbe discriminazione razziale". Defranceschi rileva che dalle graduatorie provvisorie per l'assegnazione delle borse di studio ErGo risulta come "fra i 16.822 studenti idonei a ricevere la borsa di studio solo 40 siano extracomunitari (il numero minimo garantito dal bando); e fra gli 863 studenti ritenuti non idonei siano compresi tutti gli studenti extra-comunitari matricole dei corsi di laurea triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico". "Ce ne sarebbe abbastanza - sostiene - per parlare di discriminazione razziale. Ora vogliamo la graduatoria completa per capire se davvero le accuse mosse dalle associazioni studentesche siano fondate. Se lo fossero sarebbe gravissimo, una vergogna assoluta per la Regione e un'onta sui cittadini emiliano-romagnoli difficile da lavare. Ora vediamo le carte prima di esprimerci". "In ogni caso - sottolinea il consigliere grillino - avendo ErGo coperto il 96,1% degli Studenti con 64 milioni di euro, invitiamo la Giunta regionale a considerare uno sforzo economico supplementare di circa 3 milioni per coprire al 100% le borse agli studenti. La Regione - commenta si straccia le vesti per i danni della riforma Gelmini e poi si comporta come l'ex ministro".