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Cronaca Budrio / Via Croce di Vedrana

Budrio, nuovo hub per migranti minorenni: 'Noi, in prima linea nell’accoglienza'

Presentato in regione il nuovo progetto per la prima accoglienza di minori non accompagnati. 50 posti, diffusi tra Budrio e Ravenna. Bosco (LN) polemizza: «In centinaia ogni anno parcheggiati in Regione»

La frazione di Vedrana di Budrio si prepara a ospitare 30 minori stranieri non accompagnati, che verranno ospitati nei locali del palazzo Salina-Aria, di proprietà dell’associazione famiglie cerebrolesi. Il progetto fa parte di una nuova iniziativa di accoglienza, presentata stamane (ieri per chi legge, ndr) da Anci Emilia-Romagna: un “hub” diffuso di complessivi 50 posti, riservato alla prima accoglienza di minorenni arrivati in Italia dai paesi dell'Africa sub-sahariana.

All’assegnazione si è arrivati tramite un bando ministeriale al quale Anci Emilia-Romagna ha partecipato, classificandosi al terzo posto su 46 candidature. 

Il bando copre un periodo di attività di due anni e mezzo. Il periodo massimo di soggiorno per i minori previsto è di 60 giorni. Le risorse, finanziate attraverso fondi nazionali e il Fami, Fondo Asilo, Migrazione e integrazione 2014-2020 dell’Ue, sono stimate in oltre 2milioni e 500mila euro per tutta la durata del progetto. Nel complesso il progetto darà lavoro a 40 persone, in massima parte giovani con elevata professionalizzazione in ambito legale, sanitario, psicologico, educativo e linguistico. 

Ottimista il sindaco di Budrio, Giulio Pierini: «Budrio è uno dei territori più ricettivi in quella che non si può più definire un’emergenza. Abbiamo già avuto un’esperienza positiva con Mezzolara, e speriamo di poterla replicare. Questa è la nostra terza esperienza con gruppi di migranti, e non mancherà il sostegno affinché tutto si realizzi all’insegna della convivenza pacifica e della tranquillità». Il sindaco ha inoltre manifestato la volontà di fissare un incontro con i suoi cittadini a metà settembre, per illustrare nel dettaglio il progetto.

Luca Rizzo Nervo, assessore alla sanità e al welfare ne approfitta per fare il punto, e dare qualche cifra: «In questo anno e mezzo abbiamo ospitato circa 228 ragazzi, provenienti soprattutto da Gambia, Ghana e Nigeria, in media 16enni, e tutti scolarizzati. La maggior parte è arrivata affrontando viaggi complessi, quasi sempre via mare: 81 minori erano stati imprigionati in Libia, per questo si e resa necessaria a loro favore anche l’assistenza psicologica». 

LE REAZIONI. «Ogni anno centinai di giovani stranieri vengono parcheggiati in Regione dalle famiglie» scrive su Facebook Umberto Bosco, consigliere comunale Lega Nord, peraltro presente alla presentazione del progetto. Bosco accusa: «Si tratta di abbandoni solo formali. Spesso questi giovani continuano a frequentare la famiglia».

La struttura di Budrio andrà ad arricchire l’offerta metropolitana, che con l’hub ex-scuole Merlani mette a disposizione già 50 posti in tre strutture per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. I ragazzi e le ragazze arriveranno nella prima settimana di settembre, e saranno seguiti dal personale della cooperativa Camelot. Previsti percorsi di supporto legale e psicologico, oltre che corsi di lingua e attività di primo inserimento e volontariato. Il nuovo hub di Budrio e Ravenna dovrebbe, in prospettiva, superare la situazione impropria di via Mattei dove ancora 40 minori sono ospiti della struttura per adulti. 
 

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