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Cronaca Budrio / Via Aurelio Saffi

Sabato a Budrio l'ultimo saluto a Jamila, accoltellata dal marito davanti ai figli

Budrio mette a disposizione l'Auditorium per rendere omaggio a Jamila Assafa, la 31enne marocchina uccisa il 23 febbraio dal marito

L'ultimo saluto a Jamila a Budrio sabato mattina alle 10,30. Lo rende noto il Sindaco Giulio Pierini sul suo profilo Facebook: "Per questo momento di raccoglimento il Comune ha messo a disposizione l'Auditorium, via Saffi 50". Assafa Jamila, 31 anni, è stata accoltellata e uccisa dal marito davanti ai figli, a seguito di un litigio. L'assassino aveva poi preso i due piccoli, di quattro e due anni, ed era fuggito via con la macchina, nella neve, per poi costituirsi.

Per l'ennesima violenza su una donna da parte di un familiare, Omicidio di Budrio: la fiaccolata
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a Budrio si è tenuta una fiaccolata per ricordare la giovane vittima e dire basta a stragi come queste, che a Bologna come in tutte le altre città, abbondano
.eggi le altre notizie su: https://www.bolognatoday.it/ o seguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/BolognaToday/163655073691021 Al momento, conferma Pierini, non è stata ancora presa nessuna decisione in merito ai due bambini, orfani della madre e con il padre in carcere: "Deciderà il tribunale, ma ad oggi è impensabile. I bambini sono iscritti nelle nostre scuole e hanno, secondo me, diritto a un percorso di vita qui".

E proprio oggi un annuncio speciale: una casa per accogliere in emergenza le donne ad rischio d'aggressione, feminicidio o tentativi di feminicidio. E' nata a Bologna una delle prime esperienze italiane del genere. Il progetto, della Casa delle donne per non subire violenza, è finanziato dal Dipartimento delle pari opportunità. La casa ha 8 posti letto, si può entrare dalle 8 alle 20 e restare per 1 mese gratuitamente. Poi si potrà passare a forme di ospitalità più stabili. L'hanno già usata 10 donne e i loro 16 bambini. Save (Sicurezza e accoglienza per vittime in emergenza) è un progetto che avrà durata biennale, fino a ottobre 2014, ed è sostenuto dal Comune e dalla Provincia di Bologna, Udi, carabinieri e polizia.

Darà un servizio specializzato a quella particolare categoria di vittime - le donne ad alto rischio di violenza, maggiorenni italiane e straniere, con o senza minori, che hanno bisogno di un'immediata ospitalità perche rientrare a casa è pericolosa. Con questo tassello si completa a Bologna un percorso che, partendo dall'emergenza arriva fino all'ospitalità in semiautonomia per due anni, passando dalle case rifugio dove la permanenza è prevista solo per alcuni mesi. La Casa delle donne ha 3 appartamenti segreti in citta e 7 minialloggi di transizione. Con questo progetto la città, spiega la Casa delle Donne, si allinea ad altri territori dove il servizio è già presente, come Parma. Dal 2006 al 2010 il 30,5% dei feminicidi Emilia-Romagna si sono verificati tra Bologna e provincia, nel 2011 sono stati il 23,5%, nel 2012 c'é stato 1 solo caso, e un altro finora nel 2013.

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