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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Budrio

Budrio: clochard lancia sassi contro la finestra del sindaco, poi si accascia a terra

Sanpietrini contro le finestre del Comune mandandole in frantumi. All'arrivo dei vigili, l'autore della sassaiola ha accusato un malore ed è stato trasportato al Pronto Soccorso

E' accaduto ieri mattina piazza Filopanti. Un senzatetto ha tirato tre sanpietrini contro le finestre dell’ufficio del Sindaco di Budrio, mandandole in frantumi.

All'arrivo della polizia municipale, ne sarebbe nata una colluttazione e Claudio, l'autore della sassaiola, si è poi accasciato a terra a causa di un malore. L'uomo è stato trasportato al pronto soccorso. "La persona è stata immediatamente individuata dalla Polizia Municipale e sarà denunciata alle autorità competenti", si legge sul profilo Facebook del Comune di Budrio.

Fortunatamente l'ufficio del Sindaco Giulio Pierini era vuoto. Sul posto anche i carabinieri e la responsabile dei servizi sociali e l’assessore al welfare Luisa Cigognetti: "Poteva farsi molto male uno dei tanti cittadini che quotidianamente si siedono intorno al tavolo tondo del mio ufficio - ha commentato il primo cittadino sempre su Facebook - intanto, ringrazio Daniela Donati perché mi ha invitato a Bologna a un interessante convegno sull'infanzia e, involontariamente, ha fatto in modo che oggi in tarda mattinata nessuno fosse in ufficio. Grazie anche a quanti stanno esprimendo solidarietà agli amministratori e ai dipendenti comunali per l'accaduto. Quanto a me... Sull'incolumità di chi ricopre il ruolo di sindaco ho messo in conto da tempo che può succedere di tutto, come troppe vicende ormai ci insegnano. Io poi non mi sono mai tirato indietro su niente, qui sul web, come nella vita pubblica e sociale, quindi per me oggi non cambia nulla. Ci vediamo domattina in piazza, come sempre"

IL SENZATETTO CLAUDIO. Tutti lo conoscono a Budrio ed è considerato un uomo pacifico. La sua storia non è nuova, assomiglia  alle tante di questa interminabile crisi, quella di un uomo che ha perso tutto. Da dipendente, decide di mettersi in proprio, poi il tracollo causato da personali e un infarto che lo costringono in ospedale: arrivo lo sfratto, diversi procedimenti giudiziari e una condanna per vilipendio al Capo dello Stato che lo manda in carcere. Claudio rifiuta il ricovero in dormitorio a Bologna e torna a Budrio, dove "vive" su una panchina di Piazza Filopanti spesso combattendo contro le istituzioni. Non chiede assistenza, ma un lavoro.

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