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Cronaca

Multa alle famiglie, la ricetta per combattere il bullismo

La proposta arriva dal sindaco di Cento. Codacons Emilia Romagna plaude: "Genitori responsabili in concorso della violenza commessa dai minori"

Multa alle famiglie dei minori che commettono azioni di bullismo. E' la ricetta per combattere il fenomeno della violenza tra i giovanissimi che arriva dalla nostra regione. Più precisamente dal sindaco del comune di Cento (Ferrara). Misura salutata con favore dal Codacons Emilia Romagna, che invita ad estendere il provvedimento anche sul resto del territorio. 

La posizione di Codacons

Il Codacons scende in campo dunque per sostenere il Comune di Cento che ha deciso di sanzionare con una multa da 100 a 300 euro le famiglie dei giovani che vengono ritenuti responsabili di fenomeni di bullismo. Non solo. L’associazione chiede che tale misura sia estesa in tutta Italia e adottata da tutte le amministrazioni comunali. Spesso il bullismo da parte dei minori è legato ad una disattenzione e indifferenza da parte dei genitori che hanno responsabilità dirette nelle violenze commesse dai propri figli – spiega il presidente Carlo Rienzi – Non educare correttamente i ragazzi, e non vigilare sui loro comportamenti alimenta il fenomeno del bullismo e rappresenta un vero e proprio concorso negli illeciti commessi dai minori, e pertanto crediamo sia corretto sanzionare coloro che hanno per legge la patria potestà”.

“Per tale motivo chiediamo ora agli altri comuni italiani di adottare provvedimenti analoghi a quello di Cento, estendendo in tutta Italia le sanzioni verso i genitori” – conclude Rienzi.

Sarà da capire ora se, colpendo il portafogli, davvero si riuscirà a trovare una ulteriore ama, che ovviamente di per sè non può bastare, per arginare quest'odioso fenomeno, dilagante tra i  giovanissimi. 

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La proposta del comune di Cento, multe fino a 300 euro

Nel nuovo regolamento di polizia urbana del Comune, che verrà votato il 22 marzo, è stato introdotto  l'articolo 7 bis che  introduce la possibilità per l'Amministrazione di contestare una sanzione amministrativa da 100 a 300 euro a chi ha la patria potestà dei ragazzini che dovessero tenere in ambito scolastico e fuori atteggiamenti che possono "costituire pregiudizio per la sicurezza urbana e nocumento per la civile convivenza".

"L'idea nasce dall'esperienza che abbiamo avuto in questo anno e mezzo di amministrazione - ha spiegato il sindaco, Edoardo Accorsi, come riferisce L'Ansa - dove siamo stati chiamati ad intervenire in diverse situazioni di bullismo...Questo è uno strumento in più, che dovremo testare e valutare se funziona, anche se non siamo la prima amministrazione che lo ha adottato". Accorsi sottolinea che questo nuovo strumento, discusso prima con forze dell'ordine e istituzioni scolastiche, che ovviamente dovranno accertare gli atteggiamenti intimidatori o aggressivi, "è anche un incentivo alla consapevolezza delle famiglie, che in alcuni casi tendono a ridimensionare il fenomeno del bullismo. In ogni modo - ha aggiunto - ci sarà anche la possibilità per i genitori di tramutare la multa in un progetto educativo e di recupero per il figlio". Il primo approccio del Comune, infatti, "rimane sempre quello educativo e di sensibilizzazione", ha rimarcato il primo cittadino.

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