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Bullismo e cyberbullismo / Centro Storico / Piazza Maggiore

Bullismo, chi lo ha conosciuto lo racconta. Mattia Santori: "Rafforzeremo il punto di ascolto per i giovani" | VIDEO

"Per noi i ragazzi esistono sempre e non solo nella giornata contro il bullismo e il cyberbullismo. Il presidio del Comune di Bologna c'è". E da domenica al MAMbo la performance "Sembianze"

"I giovani esistono sempre e non se ne può parlare solo quando sono al centro della cronaca. Il presidio del Comune di Bologna c'è, i progetti dedicati anche e oggi, a ridosso della giornata contro il bullismo (7 febbraio ndr), ne presentiamo uno che più che raccontarlo ha chiesto al bullismo di essere raccontato. Abbiamo già attivi degli sportelli di ascolto ma li rinforzeremo". Queste le parole di Mattia Santori, delegato del Sindaco alle Politiche Giovanili, che ha presentato insieme a tutti i protagonisti del grande lavoro, il progetto Sembianze (al MAMbo da domenica al 13 marzo 2022). Sembianze è un po' il risultato di una open call fatta ai ragazzi e dall'inattesa, consistente risposta di chi questo fenomeno lo ha vissuto sulla propria pelle da bullo, da bullizzato o da testimone. Il progetto a tema bullismo e cyberbullismo ha coinvolto oltre 60 ragazze e ragazzi fra i 18 e i 35 anni. Le loro voci si confondono e i volti si sovrappongono chiedendo di restituire valore alle parole e ai vissuti soggettivi lasciando da parte i pregiudizi. La testimonianza diventa performance trovando la sua rappresentazione in un’installazione rivolta agli adolescenti del post-pandemia. Il progetto Sembianze è stato pensato e realizzato da Arthea Lab e da Associazione Dedalus con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e con la collaborazione e il patrocinio dell'Ufficio Giovani del Comune di Bologna e il sostegno di Tper e Città Metropolitana. Il tutto in collaborazione con il Dipartimento educativo MAMbo.

"Il bullismo e il cyberbullismo sfruttano entrambi la maschera delle apparenze per escludere e segregare partendo solo da ciò che sembra. Spesso in adolescenza ciò che guida le scelte e le relazioni è il gruppo, mentre in questa esperienza visiva e sensoriale le ragazze e i ragazzi si trovano soli ad ascoltare, guardare e giudicare a prescindere dalle coordinate morali. – spiega Federico Palombarini, project manager di Arthea – Abbiamo lanciato una call e le audizioni si sono svolte a dicembre presso l'Informagiovani; le storie selezionate dagli psicoterapeuti e dai creativi sono state elaborate e trasformate in brevi audiodrammi da circa 50 secondi con musica originale. A ognuno è stato abbinato un video: lo schermo è diviso in tre parti, ciascuna occupata dal mezzobusto statico di uno dei ragazzi ripresi nella seconda fase. Solo uno dei tre sarà il titolare della storia. Questo porterà lo spettatore a cercare nei volti dei personaggi che ha di fronte quello che rappresenta meglio le parole che sta ascoltando, trovandosi davanti all’impossibilità di trovare una soluzione a quello che gli apparirà inequivocabilmente come un pregiudizio".

"Sembianze è una riflessione intorno al tema del bullismo e l’opera che ne è derivata non prevede risposte né soluzioni, ma inocula elementi di dubbio che stimolano una riflessione sensibile più profonda, libera da automatismi affrettati. – a parlare Eleonora Beddini, direttrice artistica della performance al MAMbo - Credo che una delle considerazioni più toccanti riguardi la possibilità di interagire con un individuo che è stato soggetto od oggetto di bullismo e tuttavia fallirne il riconoscimento. In qualche modo abbiamo introiettato una tendenza a stereotipare le caratteristiche dei soggetti in questione, immaginando verosimilmente nei tratti somatici e caratteriali del ‘bullo’ spavalderia, autostima apparente, necessità di affermazione e in quelli del bullizzato emotività, fragilità, debolezza sociale; faremmo probabilmente più difficoltà a riconoscere questi soggetti qualora la fisionomia o gli atteggiamenti ci suggerissero altre strade. Il progetto Sembianze ha cercato una modalità differente per stimolare un’osservazione che non si fermi al pregiudizio. Il fulcro dell’azione è infatti l’incontro tra il pubblico e alcuni possibili volti/fisionomie di vittime e carnefici del bullismo, uno (s)punto di domanda senza soluzione, poiché i soggetti realmente coinvolti non verranno per così dire smascherati".

"La cosa emersa con più forza? Il ruolo degli adulti è spesso nei racconti di chi ha vissuto il bullismo: perchè non intervengono? Perchè non fanno niente?" E.Beddini

"Non è un caso che Sembianze sia nato proprio nel periodo della pandemia il peggiore del dopoguerra per adolescenti e giovanissimi, privati di una buona fetta di affettività, quindi ancora più soli e sempre più in balia del digitale e dei social, terreno fertile per il bullismo. – spiega Caterina Praderio, fondatrice e presidente di Arthea Eventi e Comunicazione -  Il progetto è nato come volontà di creare un territorio per sviluppare un’idea di scambio e racconto sul tema del bullismo, con la speranza che possa poi proseguire nelle scuole".

"Sembianze per Dedalus è stato un colpo di fulmine. – ha spiegato Arianna Marfisa Bellini, psicoterapeuta-psicoanalista coordinatore Clinico Centro Dedalus APS - Quando abbiamo ascoltato per la prima volta l’idea di Eleonora Beddini, abbiamo compreso che l’arte era in grado non solo di toccare il cuore della psicoanalisi ma di renderla viva sulla scena del mondo. Quella che farete quando avrete a che fare con l’opera sarà una vera esperienza psicoanalitica. Questo non significa che farete esperienza di un colloquio, di una seduta, ma proprio del viaggio e della trasformazione che avviene grazie al lungo percorso analitico. Le parole dei ragazzi sono state setacciate, tagliate, sottolineate, rafforzate fino a renderle universali, piene del soggetto che le ha pronunciate ma anche profondamente familiari per l’estraneo che si approccia all’opera. L’opera esisterà, prenderà corpo solo quando qualcuno la visionerà, il fantasma di ciascuno di voi la renderà unica ed irripetibile. Voi sarete lo sguardo, quello sguardo che è parte integrante del fenomeno del bullismo, quello sguardo che è inevitabilmente falsato dalla vostra morale, dai vostri pregiudizi, e dal vostro vissuto".

"L’educazione ha sempre costituito una priorità negli investimenti della Fondazione del Monte, insieme alla scuola – dichiara la Presidente di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna Giusella Finocchiaro - Dai progetti educativi, proposti nelle molteplici forme laboratoriali, teatrali, esperenziali, oggi disponibili, occorre muovere per modificare comportamenti e stereotipi. La pandemia che ha senz’altro contribuito, in positivo, alla digitalizzazione del Paese, ha purtroppo aggravato anche i fenomeni negativi collegati allo svolgimento delle relazioni umane nell’ambito digitale, come il cyberbullismo, creando una distanza artificiosa fra le persone. È dunque necessario impegnarsi per restituire alle persone umanità e dignità e per educare al rispetto dell’altro e l’investimento della Fondazione del Monte nel progetto Sembianze va in questa direzione."

"Per il Dipartimento educativo MAMbo - spiega Daniela Dalla, responsabile Servizi Educativi Istituzione Bologna Musei -  il progetto Sembianze è un’importante occasione per affrontare una tematica di grande attualità e collaborare attivamente con il mondo della scuola, dei servizi territoriali e dell’associazionismo alla costruzione di un’azione concreta di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, in linea con le azioni di inclusione che l’Istituzione Bologna Musei promuove da tempo sul territorio. L’attività laboratoriale appositamente ideata per questo progetto si rivolge agli studenti delle ultime classi della scuola Primaria fino alla scuola Secondaria e intende porsi come uno stimolo all’ascolto attivo e al dialogo costruttivo, un allenamento all’empatia e al pensiero critico, un invito a mettersi nei panni di, a dare valore a ogni persona, aldilà di ogni pregiudizio". L'installazione resterà al MAMbo dal 7 febbraio al 13 marzo 2022 e nel programma dell’offerta formativa del Dipartimento educativo del museo, in cui è stata inserita un’attività specifica dedicata alle scuole Primarie e Secondarie. 

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