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Cronaca

Ragazzo di origini ebraiche vittima dei bulli: 'Non minimizzare, ma eco non aiuta'

Un alunno delle scuole medie è stato preso di mira da un gruppo di coetanei con frasi a sfondo antisemita

Che i ragazzini aggressori non abbiano più di 12 anni non deve indurre a minimizzare la gravità dei fatti e dei comportamenti". Tuttavia, "la giovanissima età ed ulteriori elementi soggettivi vanno comunque tenuti in gran conto" e "si rende pertanto necessario individuare le modalità più corrette di gestione della vicenda, in termini educativi e disciplinari".

L'Ufficio scolastico dell'Emilia-Romagna pianta alcuni paletti dopo il bullismo a sfondo antisemita verificatosi nei giorni scorsi in una scuola media di Ferrara: tre ragazzini, fra gli 11 e i 12 anni, nei giorni scorsi hanno offeso per la sua origine ebraica un compagno di classe, di 11 anni. Uno degli aggressori ha anche spaventato la vittima, mettendogli le mani attorno al collo. L'episodio dunque non va minimizzato, ma ora va tolto da sotto i riflettori mediatici, almeno da parte della scuola: il direttore generale dell'Usr, Stefano Versari, "valuta utile che gli uffici e l'istituzione scolastica si astengano da ulteriori comunicazioni pubbliche in relazione alla vicenda".

Questo, specifica Versari, "considerato che i minori coinvolti hanno giovanissima età", che il fatto non ha causato danno fisico alla vittima, "aldilà del comprensibile e motivato turbamento" e che la scuola ha "correttamente gestito la vicenda". Nei prossimi giorni si riunirà un Consiglio di classe straordinario per valutare i provvedimenti da adottare e, assicura Versari, "saranno assunte dalla scuola medesima iniziative volte a contrastare ogni forma di antisemitismo nell'esclusivo interesse del bene dei minori coinvolti". (Mac/ Dire)

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