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Cronaca

16enne vittima dei bulli, il garante: 'Dovremmo vergognarci tutti'

Dura la reazione di Luigi Fadiga, Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Regione, in merito alla vicenda del ragazzo vittima dei bulli nella sua scuola. Una legge in materia pende alla Camera dal 2014

“È un episodio che dovrebbe farci vergognare tutti”: dura la reazione di Luigi Fadiga, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna, in merito alla vicenda del sedicenne vittima dei bulli nella sua scuola, un istituto professionale della provincia di Bologna. 

Fadiga ritorna sulla proposta di legge in materia del 2014 che pende alla Camera "meriterebbe di essere discussa e non lasciata nel dimenticatoio per poi gridare quando simili episodi si verificano". Pe ril Garante non si è saputo "prevenire quanto successo, prevedere e vedere, per la mancanza di valori nei tre bulli violenti e per non saper intervenire nei loro confronti con misure appropriate che facciano comprendere la vigliaccheria del loro comportamento”.

Il Garante registra poi un’ultima grave carenza: la “mancanza di una risposta legislativa che rinforzi la prevenzione e l'educazione”. Infatti, spiega, pende alla Camera la proposta di legge del 2014 Disposizioni per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del bullismo informatico, già approvata dal Senato. Secondo Fadiga, la norma “lascia perplessi perché configura nuovi reati ma, malgrado ciò, meriterebbe di essere discussa e non lasciata nel dimenticatoio- conclude-, per poi gridare quando simili episodi si verificano”.

Sull'espisodio indagano i Carabinieri e gli atti sono sul tavolo delle ProcureIn via Garibaldi è stato aperto un fascicolo per fatti non costituenti reato: l'intento è quello di effettuare verifiche su eventuali ipotesi omissive da parte dell'istituto scolastico. Ovvero capire se gli episodi denunciati dal ragazzino potevano essere in qualche modo arginati. 

Secondo quanto riferito dal legale del ragazzino, la situazione era stata segnalata alla dirigenza scolastica, chiedendo che si attivasse affinché non si verificassero più certi episodi, ma gli atti di violenza sarebbero continuati. Il legale, Lorenzo Catozzi, ha anche però precisato che la famiglia del 16enne, sporgendo denuncia ai carabinieri, 'non pretende nulla di più, se non che venga fatta giustizia sociale'.   

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