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Cronaca

Mobilità: taglio corse bus in estate, sindacati evocano lo sciopero

La fumata nera arriva dal vertice in Prefettura ed è l'ultimo atto di un braccio di ferro apertosi a inizio giugno

Al tavolo in Prefettura a Bologna, Tper "ha ribadito le ragioni del taglio" delle corse nei mesi estivi spiegando di ritenerlo "necessario per creare un 'tesoretto' di chilometri da riutilizzare il prossimo autunno con la ripresa dell'anno scolastico". E così si è confermata la rottura tra l'azienda del trasporto pubblico locale di Bologna e Ferrara e Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugl autoferrotrasporto.

Le organizzazioni sindacali, "vista la rigida posizione di Tper e l'indifferenza della Regione Emilia-Romagna", assente oggi al tavolo in Prefettura, procederanno dunque "ad una prima proclamazione di sciopero che sarà definita nei prossimi giorni". Si profila così un nuovo stop dei bus dopo quelli del 27 maggio e del 18 giugno.

La fumata nera arriva dal vertice in Prefettura ed è l'ultimo atto di un braccio di ferro apertosi a inizio giugno quando la Filt lanciò l'allarme su una "drastica riduzione del servizio" del trasporto pubblico locale a luglio e agosto per "compensare, in parte, un potenziamento del prossimo servizio invernale".

E quindi meno personale al lavoro nei mesi più caldi per averne di più in quelli più freddi. Un piano della Regione Emilia-Romagna che però escluse i tagli, come fece pure Tper. Poi un incontro azienda-sindacati confermò una rimodulazione di 50mila chilometri degli autobus, ma a Ferrara e rinviò la questione alla Prefettura.

Oggi i sindacati fanno sapere che il problema resta intatto. Il nodo restano i "tagli al servizio estivo nei bacini di Bologna e Ferrara (circa 110.000 chilometri equamente suddivisi tra i bacini) da Tper effettuati su indicazione delle agenzie e della Regione", ma al tavolo la Regione non si è presentata e le sigle hanno ribadito "il motivo che ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione" in Tper.

"In questa fase di un ritorno alla normalità si riteneva opportuno che il servizio estivo tornasse ai livelli dei 2019, anche in ragione dei limiti di capienza dei mezzi nel rispetto del distanziamento sociale, ma si è scelto di tagliare e sopprimere i servizi urbani ed extraurbani.

Tper ha ribadito le ragioni del taglio, ritenuto necessario per creare un 'tesoretto' di chilometri da riutilizzare il prossimo autunno con la ripresa dell'anno scolastico", resocontano dunque Filt, Fit, Uiltrasporti, Faisa e Ugl.

E aggiungono: "Le organizzazioni sindacali da sempre contrarie a tagli al servizio, hanno chiesto di ripristinare i servizi soppressi e le frequenze tagliate, e che, in seconda istanza, venisse garantita almeno una rimodulazione del servizio in grado di assicurare che i chilometri non effettuati siano svolti direttamente dal personale di Tper".

Ma hanno riscontrato "l'indisponibilità a garantire che il servizio tagliato venga 'restituito' alla collettività sotto forma di servizi aggiuntivi (corse bis) nel periodo autunnale". E dunque, le cinque sigle "hanno ritenuto che non ci siano le condizioni per risolvere positivamente il tentativo di conciliazione" avviando quindi le procedure per arrivare allo sciopero. (Mac/ Dire)

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