Bus 'made in San Donato': la ex Breda riparte da metano liquido ed elettrico
Pare superata la fase di crisi strutturale delle ex Breda: dalla Regione e Tper commesse per decine di mezzi a ridotto impatto sulle emissioni
A più di due anni dal salvataggio in extremis della ex Bredamenarinibus di San Donato (oggi Iia, in tandem con lo stabilimento avellinese di Flumeri), gli sforzi di ministero e Regione stanno restituendo i primi risultati.
Sono stati infatti presentati a Bologna due nuovi bus, alimentati a metano liquido e 100 per cento elettrico, che di qui al 2030 andranno a sostituire gran parte del parco bus in carico a Tper, soprattutto nella parte suburbana per i primi, in ambito urbano i secondi.
Gli autobus sono stati illustrati in piazza maggiore dal ceo di Iia Antonio Liguori, insieme al sindaco Matteo Lepore, alla presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri, e agli assessori regionali Vincenzo Colla e Andrea Corsini.
Nel 2022, spiega Liguori, sarà completata la gamma estendendo il motore elettrico anche ai modelli da otto e nove metri. Dopo anni di tempesta, dunque, l'ex Breda vive oggi giorni tranquilli. Come riferisce la Fiom, sono stati assunti nuovi ingegneri e il personale è stato formato e riqualificato. Resta però il tema dello stabilimento, fermo di fatto a come era 10 anni fa e per il quale servirebbe un investimento in tecnologie per restare al passo con le nuove produzioni. Su questo punto insiste anche Lepore.
"Va assolutamente rilanciato l'impegno dello Stato e degli investitori sull'industria italiana degli autobus -afferma il sindaco di Bologna- dobbiamo fare in modo che questo stabilimento, come quello campano, siano competitivi". Lepore chiama in causa Invitalia e Leonardo, soci di Iia.
"Non ho dubbi che questi soggetti non faranno mancare il loro impegno- dice il sindaco- sono venuti qui a presentare due modelli pronti per i bandi nazionali ed europei. C'è bisogno di guardare questo settore in una logica di filiera e sull’elettrico bisogna che l'Italia sia competitiva".
Altri 27 bus, poi la gara per l'elettrico
Aul fronte del rinnovo del parco bus, Tper è pronta infatti a ricevere da Iia 27 nuovi mezzi a metano liquido, che si vanno a sommare ai 46 già in servizio. A dettagliare la strategia è la presidente di Tper Giuseppina Gualtieri.
"Abbiamo già 46 mezzi a metano liquido -ricorda Gualtieri- a cui si aggiungono altri 27 autobus in arrivo tra dicembre e febbraio, per sostituire i mezzi più inquinanti. Saranno impiegati sulle linee suburbane e interurbane, per avere mezzi a basso impatto anche fuori dal centro di Bologna".
Nel complesso, i 73 autobus a metano liquido di Tper permetteranno di ridurre di quasi due milioni di litri all'anno i consumi di gasolio. Per l'acquisto dei mezzi sono stati investiti in tutto 7,2 milioni di euro, finanziati al 60% dal Ministero (tramite la Regione) e al 40% dalla stessa Tper.
Per quanto riguarda gli autobus elettrici, invece, che se impiegati sulle linee a più lunga percorrenza avranno i sistemi di ricarica al capolinea, "abbiamo fatto una gara per una prima linea e ne faremo altre- spiega Gualtieri- perché l'obiettivo è avere l'intera flotta senza carburanti fossili entro 2030, col centro urbano solo elettrico e poi usando metano e idrogeno". (Dire)