Aumento biglietti bus Tper dal 1° agosto: 'Nessuna concertazione'
L'annuncio non è stato accolto con entusiasmo da parti politiche e sindacali
Dal 1° agosto scatta l'aumento dei biglietti e del citypass Tper, ma l'annuncio non è stato accolto con entusiasmo da diverse parti politiche e sindacali.
"Se si vuole davvero potenziare e incentivare il trasporto pubblico locale facendo pagare ben due euro anche per qualche fermata non si va di certo nella giusta direzione". Lo scrive in una nota la consigliera comunale leghista Francesca Scarano, dopo l'annuncio dell'adeguamento delle tariffe dei bus Tper che si traduce in un rincaro di 20 centesimi del ticket che passa da 1,30 a 1,50 euro.
"L'integrazione tariffaria della mobilità al sistema metropolitano che adegua il costo del biglietto all'inflazione è un emendamento "sconsiderato e deciso senza la concertazione tra tutte le parti interessate", continua, quindi "andrebbe data la priorità per garantire la sicurezza degli autisti e degli stessi passeggeri considerate le crescenti aggressioni e per migliorare alcune linee sia urbane che extraurbane come il 97", conclude.
Nuove tariffe bus Tper: aumetna il costo del biglietto
Non ci sta la Cisl che in una nota lamenta di aver appreso da un lancio di agenzia di stampa della convocazione di una conferenza stampa per annunciare la decisione unilaterale del Comune di Bologna e dell'Azienda di trasporto pubblico, Tper, di aumentare le tariffe di trasporto". Per il sindacato si tratta di "una grave violazione delle relazioni sindacali tra l'Amministrazione e i sindacati". E' l'affondo di Danilo Francesconi, segretario generale della Cisl Area metropolitana bolognese. "Per questo motivo- prosegue il segretario Cisl- riteniamo indispensabile un incontro urgente e al contempo chiediamo al Comune di Bologna di congelare l'aumento previsto, per il rispetto tra le parti e del protocollo di relazioni sindacali confermato anche dall'ultimo accordo sul bilancio di previsione". Tale richiesta, conclude Francesconi, "è tanto più giustificata alla luce degli ottimi dati di bilancio presentati la scorsa settimana dalla dirigenza di Tper".
Infatti Tper ha reso noto il bilancio (in attivo) che porta nelle casse degli azionisti 4,1 milioni di euro di dividendi. L'azenda Tper ha chiuso i conti dello scorso anno con un utile di 8,2 milioni di euro: la metà andrà dunque ai soci, il resto è stato destinato a riserva legale e straordinaria
"Non ritiriamo nulla". Così il sindaco di Bologna, Virginio Merola, replica alla bocciatura con il segretario della Cisl, Danilo Francesconi "cercheremo di capire qual è la grave violazione, al momento non me ne vengono in mente. Faremo un confronto con Francesconi, ma non ritiriamo nulla", è la risposta di Merola in conferenza stampa. "Anche perchè è un adeguamento contrattuale. E' previsto dal 2013", aggiunge l'assessore alla Mobilità, Irene Priolo. Merola, poi, aggiunge una battuta sul "monopattino obbligatorio per gli iscritti alla Cisl", visto che poco prima lo stesso sindaco aveva criticato il via libera dato dal Governo alla sperimentazione di questi e altri mezzi per la micromobilità elettrica.
"Mentre i soci di Tper si divideranno la bellezza di 4,1 milioni di euro, i cittadini saranno costretti a pagare un biglietto urbano fino a 2 euro. Un aumento assolutamente ingiustificato soprattutto se si tiene conto degli sprechi che l'azienda di trasporto continua a voler tenere in vita, come testimonia il caso del Ficobus". Così Silvia Piccinini, consigliera del M5s alla Regione Emilia-Romagna, commenta l'adeguamento tariffario. "Tper ha chiuso i conti del 2018 con un utile di 8,2 milioni di euro, la meta' dei quali andrà ai soci. Davanti a questi numeri era proprio necessario decidere un aumento del prezzo del biglietto?", si chiede la grillina: "Aumento che tra l'altro colpirà in misura ancora più grave chi utilizza un servizio nato soprattutto per cercare di limitare il numero degli evasori. Far pagare 50 centesimi in più chi acquista un biglietto a bordo dei bus è pura follia". Ancora una volta "siamo davanti a un disincentivo all'utilizzo e allo sviluppo di una mobilità sostenibile da parte del Pd", afferma la consigliera regionale: "A questo punto chiediamo all'assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, di venire al più presto in commissione a dare le dovute spiegazioni di questo aumento ingiustificato".