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Cronaca

Focolaio dopo la battuta di caccia, Piccinini: "Hanno festeggiato con una cena"

Vi erano state alcune levate di scudi sulle deroghe per i cacciatori, accolta dal governo e richiesta dalla Regione, quindi un via libera allo spostamento tra Comuni per la prosecuzione dei piani di contenimento dei cinghiali.

"Faccia marcia indietro e sospenda la caccia". Lo chiede alla Regione la consigliera del Movimento 5 stelle Silvia Piccinini, dopo il focolaio sull'Appennino reggiano a seguito di una battuta di caccia. "Dimostra come l'esercizio dell'attività venatoria in piena pandemia possa contribuire ad accrescere le occasioni di contagio. Per questo non servono deroghe per i cacciatori ma ancora di più divieti e restrizioni".

Vi erano state alcune levate di scudi sulle deroghe per i cacciatori, accolta dal governo e richiesta dalla Regione, quindi un via libera allo spostamento tra Comuni per la prosecuzione dei piani di contenimento dei cinghiali. Nel caso dell'Appennino reggiano "hanno festeggiato con una cena una battuta di caccia al cinghiale particolarmente fruttuosa", continua Piccinini.

"Anche se non ci sono cifre ufficiali riguardo a questo focolaio, si parla di 38 persone contagiate che oltre al comune di Ventasso riguarderebbero anche i centri vicini di Ramiseto, Ligonchio e Collagna, con 34 persone che sarebbero inoltre in isolamento fiduciario". Questo caso, "qualora venisse confermato, dimostra come permettere ai cacciatori di muoversi liberamente tra Comuni e addirittura fuori regione quando l'Emilia-Romagna è inserita in zona arancione, sia un azzardo inutile e controproducente. Permettendo ai cacciatori di poter organizzare ancora battute di caccia al cinghiale quante altri casi come quelli di Ventasso sono destinati a ripetersi?", chiede la consigliera regionale M5s.

“Sulla caccia la Regione ha ormai derogato a qualsiasi tipo di controllo e quello che è successo nello scorso fine settimana nelle campagne di Zola Predosa, con colpi di fucile esplosi a ridosso delle case ne è la dimostrazione più lampante” sostiene ancora Piccinini “a sentire i loro racconti ormai ogni fine settimana la zona tra Palazzo Albergati e via Pepoli si trasforma in una sorta di Far west con colpi di fucile che vengono esplosi vicino alle case tanto da impedire ai cittadini anche solo di uscire. Si tratta di una situazione che non è tollerabile". 
 

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