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Cronaca

Parte la campagna no-pregiudizi su Rom e Sinti: a febbraio tre giorni di eventi per conoscerli da vicino

Dal 5 al 7 febbraio il Comune organizza tre giorni di attività dedicate alla reciproca conoscenza tra rom, sinti e gagé (non rom). Per annunciare l'iniziativa, i cartelloni invaderanno le strade della città, le biblioteche, le sedi dei quartieri e il web

Dal 5 al 7 febbraio il Comune di Bologna organizza tre giorni di attività dedicate alla reciproca conoscenza tra rom, sinti e gagé (non rom) ospitate a Ateliersi.
Residenza e rom e sinti propone alla città tre giorni di attività gratuite per conoscere più da vicino le comunità rom e sinti, confrontare i paradigmi, comprendere la ricchezza e la complessità di percorsi esistenziali e progetti professionali che dimostrano la possibilità di concepire l’integrazione non come assimilazione forzata, ma come convivenza virtuosa e reciproco stimolo nel rispetto dei diritti e dei doveri di ognuno. Tutte le attività sono ospitate a Ateliersi in Via San Vitale.

Proprio per annunciare iniziativa in città è partita oggi la campagna di comunicazione "Non cercare la differenza dove non c'è". Obiettivo, considerare la diversità come una ricchezza, in questo modo si abbattono gli stereotipi - ha detto Amelia Frascaroli, assessore al Welfare del Comune -  è quello che volevano fare i Sinti del campo di via Erbosa quando Matteo Salvini era venuto a Bologna: avevano organizzato un aperitivo d'accoglienza per parlare con lui, poi le cose sono andate in un altro modo".

RESIDENZA ROM E SINTI, TRE GIORNI DI EVENTI. Si comincia il 5 febbraio con la presentazione della mostra fotografica Viaggio tra rom e sinti nell’Italia che lavora, il 6 febbraio sarà la volta di un seminario aperto al pubblico in cui l’amministrazione comunale presenterà le politiche in corso e le azioni svolte grazie ai progetti europei Roma-Net Pilot e Roma Matrix. Il convegno vedrà il territorio di Bologna confrontarsi con altre esperienze europee (da Glasgow a Budapest, da Skopje all’Andalusia), con i giovani rom e sinti coinvolti nei progetti – che presenteranno la loro esperienza e il loro punto di vista sulle attività svolte – e con le ricerche sul campo dell’Associazione 21 luglio, intorno alle “politiche, approcci ed esperienze per contrastare l’esclusione e il pregiudizio”. La giornata si concluderà con il concerto del fisarmonicista Jovica Jovic, il grande musicista già celebrato nel libro a lui dedicato lo scorso anno da Moni Ovadia e Marco Rovelli. Sabato 7 febbraio, Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi – direttori artistici di Ateliersi - condurranno il laboratorio Comunità: significato, senso e valore: un confronto sui fondamenti etici e filosofici del riconoscimento delle reti sociali rom e sinti quali forme comunitarie fondate sulla relazione umana, e sui significati, paradigmi e ambiti emozionali che entrano in gioco nei rapporti tra esse e le comunità di non rom con le quali si interfacciano.
Tutti temi ripresi alle ore 20 dallo spettacolo Comune Spazio Problematico, di Ateliersi, nato dall’incontro tra i dialoghi intessuti dagli autori nei mesi di vita trascorsi nella comunità rom di Šuto Orizari, in Macedonia, e i temi fondamentali della filosofia politica alla base delle principali Costituzioni dei Paesi Occidentali: libertà e uguaglianza; aspirazione ad una vita migliore e felice; possibilità di seguire un proprio ed autonomo progetto di vita; diritto di muoversi sul territorio attraverso i confini; relazione con lo stato di natura; il rapporto con la costrizione e legittimità dello Stato Nazione.

Residenza Rom e sinti è un progetto realizzato dal Comune di Bologna | Istituzione per l'inclusione sociale e comunitaria Don Paolo Serra Zanetti, grazie al contributo dei Progetti Europei Roma-net Pilot e Roma Matrix in collaborazione con Consorzio Indaco e Associazione Culturale Ateliersi.

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