Micro-aree sinti, 45 persone ancora da collocare, Lisei: 'Integrazione Fallimentare'
In Commissione l'assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo, fa il punto sullo svuotamento di via Erbosa passato da 87 a 56 abitanti. Restano da sistemare 45 persone
Come emerso nelle scorse settimane, una delle tre micro-aree individuate dal Comune di Bologna per il superamento del campo Sinti di via Erbosa non si farà: la collocazione in via Shakespeare, infatti, confligge con la futura realizzazione di un invaso Hera. Restano confermate le aree di via del Gomito e via Selva Pescarola, ma ora l'amministrazione deve capire dove sistemare i Sinti che dovevano andare in via Shakespeare.
Ad oggi una risposta non c'è e il tempo stringe: i progetti esecutivi dovranno essere consegnati entro il 31 ottobre. "L'approfondimento non è concluso", afferma in commissione l'assessore al Welfare, Luca Rizzo Nervo, che intanto fa il punto sullo svuotamento di via Erbosa: gli abitanti sono passati da 87 a 56 (21 nuclei) grazie al trasferimento verso l'Erp (tramite graduatoria) o la transizione abitativa.
Altri sei nuclei (11 persone) dovrebbero entrare nell'Erp entro ottobre. Resteranno da sistemare 45 persone: per un terzo di queste va trovata una sistemazione, visto che ognuna delle due restanti micro-aree potrà ospitare al massimo 15 persone. "Abbiamo il tema di come e dove eventualmente individuare un'altra micro-area oppure di trovare altre soluzioni", afferma l'assessore, parlando di un'istruttoria che "ci impegnerà almeno fino a metà dell'anno prossimo" (anche se però, come detto, c'è la scadenza del 31 ottobre). L'idea è capire insieme alle famiglie se ci sono le condizioni per soluzioni diverse, altrimenti "cercheremo un'altra area in città- continua l'assessore- probabilmente all'interno dell'istruttoria già realizzata".
L'istruttoria è quella che aveva portato alla scelta delle tre aree, selezionate da un pacchetto di otto ipotesi: le altre sono in via Agucchi, via Marco Polo, via Viadagola (due) e via Canova. Ma tutte "sono un po' peggio" delle prime tre, avverte Raffaela Bruni del Patrimonio: i problemi sono per lo più legati all'accessibilità, mentre per via Agucchi a frenare è la presenza di un grosso insediamento residenziale.
Insomma, "non siamo in grado questo momento di dare una risposta", afferma Bruni. Intanto, al Navile "la gente è arrabbiata" perché "siamo contrari ad avere i Sinti vicino a casa nostra", afferma Paolo Risi, portavoce di un comitato di cittadini. Ribadisce la propria contrarietà anche Fi: "Tutti percorsi di responsabilizzazione portati avanti finora sono stati abbastanza fallimentari- dichiara Marco Lisei- e in particolari quelli su via Erbosa", visto lo scarso pagamento delle quote dovute per le utenze: nel 2016, 600 euro versati a fronte di 8.450 euro richiesti (come contributo per il consumo di 89.000 euro di corrente e 35.000 euro di acqua).
"Non avete idea di come integrarli perché non avete la cultura del polso duro", attacca Umberto Bosco della Lega nord: "Spezzettare il campo di via Erbosa non farà altro che distribuire il problema". Reagisce Rizzo Nervo: "Noi siamo quelli che stanno cercando di superare le aree sosta. Nessuno, e ce n'è per tutti, lo ha fatto in 20 anni". Le utenze? Se non si pagano "io sono perché vengano staccate come a tutti", chiarisce l'assessore. La dirigente Adele Mimmi riferisce che "sono in corso azioni di pignoramento" (Dire)