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Cronaca Navile

Cattivi odori, più acqua nel canale Navile e nel Savena

In tema di depurazione delle acque l'Emilia-Romagna è l'unica esentata dalle infrazioni europee

Più acqua pulita nel canale Navile e nel Savena abbandonato. Per are una risposta al problema dei cattivi odori, più volte segnalato dai cittadini, al via il progetto di riutilizzo delle acque di depurazione che si rinnova per altri tre anni, fino al 2024, dopo una prima sperimentazione avviata nel 2018.

E' tutto nell'accordo tra Regione Emilia-Romagna, Hera Spa, Consorzio della Bonifica Renana, Atersir e Arpae per una migliore gestione dei flussi idrici nel reticolo artificiale del bolognese, con l'obiettivo garantire il mantenimento di una portata di base, in tutte le condizioni idrologiche, nel Canale Navile e nel Savena abbandonato.

"Dalla sua attivazione, questo progetto ha permesso il recupero di circa 12 milioni di metri cubi d’acqua - fa sapere la Regione - Tutto ciò- spiega l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo- garantisce una maggiore biodiversità e, al tempo stesso, una migliore qualità delle acque, valorizzando due canali che segnano l’identità del territorio bolognese. Interventi come questo - prosegue - contribuiscono al recupero di una risorsa preziosa e sono particolarmente importanti in periodi di grande siccità, come quello che stiamo attraversando: garantiscono un maggiore afflusso di acqua che può essere utilizzata anche a fini irrigui oltre che ambientali. La depurazione delle acque - conclude Priolo - in questa regione è un fiore all’occhiello, visto che siamo gli unici esentati dalle infrazioni europee”.

Come funziona

In pratica, una parte delle acque reflue in uscita dall’impianto bolognese di depurazione Idar, in gestione a Hera Spa, normalmente convogliate nel Canale Navile, viene recuperata e incanalata verso il Canale Savena abbandonato grazie a un impianto di sollevamento che ha una portata di circa 600 litri al secondo, ed è gestito dal Consorzio della Bonifica Renana.

E' quindi è possibile lasciare parte della portata del fiume Reno a disposizione del sistema idraulico Aposa-Moline-Navile (derivato del canale di Reno) che, nel tratto urbano fino a Corticella, accusa le principali criticità durante la stagione estiva.

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