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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Fism Bologna “testa” i candidati sindaco sulla convenzione del comune con le materne paritarie

A Bologna è presente da oltre venti anni lo strumento della Convenzione che riconosce e sostiene il servizio delle scuole dell’Infanzia paritarie a gestione privata. Quali scelte farà su questo strumento la nuova amministrazione di Bologna?

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

A Bologna è presente da oltre venti anni lo strumento della Convenzione che riconosce e sostiene il servizio delle scuole dell'Infanzia paritarie a gestione privata. Quali scelte farà su questo strumento la nuova amministrazione di Bologna? La Fism lo ha chiesto ai candidati sindaco nel contesto di un forum che sarà pubblicato domani nella newsletter consultabile nel sito www.fism.bo.it

"Credo nella bontà del sistema pubblico integrato della scuola d'infanzia bolognese, di cui le convenzioni costituiscono uno strumento, e lo confermo" ricorda il sindaco uscente Virginio Merola (Pd, Città Comune con Amelia, Cittadini per Bologna, Bologna Metropolitana fa Centro e Bologna viva). Questa scelta ha permesso di allargare la sfera del governo pubblico e garantire una maggiore accessibilità e qualità per tutta la scuola bolognese". Da parte sua Manes Bernardini (Insieme Bologna) sintetizza così i suoi obiettivi: " Confermare il potenziamento. Il sistema di Convenzione è consolidato e dà all'Amministrazione la possibilità di risparmiare risorse per poi investirle altrove. Le scuole paritarie sono diventate un pilastro del sistema educativo bolognese perché rispondono al 30% del fabbisogno delle famiglie". La convenzione non soltanto sarà confermata ma anche potenziata annuncia Lucia Borgonzoni (Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d'Italia, "Riprendiamoci Bologna" e "Uniti si vince"). "La realtà delle scuole paritarie" spiega " è una risorsa per la città non solo dal punto di vista della scelta ma anche perché è meno costosa e copre il fabbisogno e l'Ente Pubblico deve rapportarsi con queste realtà nel rispetto dei ruoli di ciascuno. La pluralità di offerte scolastiche è una reale possibilità di scelta per le famiglie". Di tutt'altro avviso Federico Martelloni ("Coalizione civica per Bologna"). "Il mio primo provvedimento sarebbe quello di destinare quel milione circa di euro che ora viene assegnato alle scuole dell'infanzia paritarie private ad ampliare l'offerta di posti nelle scuole dell'infanzia comunali". Massimo Bugani e Marco Piazza (Movimento 5 Stelle) affermano di voler "sostituire gradualmente la parte di finanziamento comunale con denari provenienti da altri enti e soggetti". Mirko De Carli (Il Popolo della famiglia), infine, dice "sì allo strumento della convenzione che determina una certezza dei finanziamenti, sì ad un suo potenziamento perché riconosciamo lo stato di sofferenza di tante strutture anche a causa della crisi economica e demografica".

Il commento della Fism

Il forum è accompagnato da un editoriale. "Le nostre scuole, non solo quando le urne si avvicinano, amano la loro città" afferma la Fism. "Vogliono partecipare alla costruzione di una città abitabile per tutti nel segno del dialogo e dell'incontro. In questo contesto le nostre scuole non sono un optional ma una parete portante di questo nuovo edificio, la città di domani, che tutti siamo chiamati a tirar su". " Noi abbiamo una certezza" prosegue il commento della Fism. "Bologna, e chi la governerà, ha bisogno delle scuole dell'infanzia paritarie. Alla città non servono invece i vecchi stendardi dei reduci statalisti e i populismi di tendenza che, come succede nei saldi fine stagione, mettono in vendita, spacciandole come nuove, cose che in realtà nessuno vorrebbe comprare. Da questo punto di vista, ne siamo certi, Bologna non vuole fare la fine di Parma dove il governo dei 5 stelle ha cancellato inopinatamente la convenzione. A buon intenditor poche parole".

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