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Cani di razza venduti sottobanco, la Finanza scopre evasione per 180mila euro - VIDEO

Sanzionate due 40enni: avrebbero occlutato i proventi non dichiarandoli. Le indagini partite grazie a una segnalazione del Comune di Bologna e all'incrocio delle banche dati

La Guardia di Finanza di Molinella, ha scoperto un’evasione fiscale per circa 180 mila euro derivante dall’allevamento e vendita di cuccioli di razza.

Per questi fatti sono stati sanzionate due donne, 40enni, residenti a Bologna e Budrio. Tutto è partito da un paio di segnalazioni fatte dal Comune di Bologna riguardo ad anomalie sulla anagrafe canina: i nomi di queste persone comparivano spesso in relazione alla richiesta di microchip, una quantità di domande molto elevate, che hanno fatto nascere qualche sospetto.

Gli approfondimenti effettuati dalle Fiamme Gialle felsinee hanno consentito di far emergere il carattere imprenditoriale dell’attività che fino a quel momento era stata abilmente “mascherata” sotto le mentite spoglie dell’attività amatoriale.

Avvalendosi dei vantaggi derivanti dall’attività amatoriale che non prevede alcun obbligo fiscale in capo all’esercente, gli allevatori riuscivano ad occultare i profitti derivanti dalle cessioni non presentando la relativa dichiarazione dei redditi ovvero in alcuni casi presentandola con valori di gran lunga inferiori al reddito.

Le Fiamme Gialle hanno effettuato un’analitica attività di riscontro interrogando vari archivi di settore ed assumendo informazioni direttamente dagli acquirenti dei cuccioli, individuati attraverso i documenti obbligatori per l’aggiornamento dell’Anagrafe Canina. In tal modo sono riusciti a ricostruire l’ammontare delle vendite. Le attività ispettive hanno consentito di far emergere ricavi non dichiarati per oltre 180 mila euro, e Ivaevasa per oltre 30 mila euro.

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