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Cronaca

Cannabis, Salvini contro gli shop: "Lavoriamo nella legalità, vogliamo una normativa chiara"

L'INTERVISTA. Parla il titolare di uno dei primi negozi di cannabis legale a Bologna: "Tutta propaganda politica, non dimentichiamo che è terapeutica. Giusto che le mele marce però vengano eliminate"

Quella che è stata definita la "crociata salviniana" contro i cannabis shop preoccupa chi ha investito in un settore che ha visto fiorire (il termine calza a pennello) il settore della canapa legalizzata (dopo una legalizzazione parziale, con delibera al Senato del 22 novembre 2016, commissione Agricoltura, ma non è mai passato da Camera e Senato) e di conseguenza anche i punti vendita: sono una decina ad oggi a Bologna, almeno guardando le mappe Google quelli intorno al centro storico. E poi c'è una manifestazione dedicata alla canapa, a cadenza annuale e già andata in scena questa primavera. Manifestazione che Salvini ad oggi vieterebbe. 

Il tema è diventato caldo da quando il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha dichiarato guerra a quei «luoghi di diseducazione di massa che vanno sigillati uno per uno» aprendo un dibattito consistente sulla droga, sulla criminalità organizzata, sulla legalizzazione e creando una nuova frattura con il Movimento 5 Stelle, che sulla liberalizzazione delle droghe leggere ha fatto un cavallo di battaglia. E infatti la replica del vicepremier Luigi Di Maio era chiara: «La lotta alla droga e' come la pace nel mondo: la vogliamo tutti. Non vedo perche' si debbano creare tensioni nel governo per una cosa che noi sosteniamo. Il ministro Salvini vuole chiudere i negozi irregolari che vendono queste sostanze? Ben venga, perche' se sono irregolari non possono stare aperti». 

«Noi siamo i primi a volere che le mele marce vengano eliminate, noi siamo i primi a volere una normativa definitiva e chiara sulla questione cannabis light, siamo sempre noi i primi a volere che vengano fatti i controlli necessari da chi di dovere - spiega Davide Tahirovic, titolare di Jamaica Store, uno dei primi negozi specializzati in città e l'unico in cui si può pagare anche in Bitcoin - per continuare a lavorare rispettando la legge. Quella della Lega è tutta propaganda politica e noi non siamo dei punti di spaccio, anzi, da quando ci siamo il consumo di stupefacenti è calato del 12%. E ci siamo anche autoregolamentati decidendo di non vendere i nostri prodotti ai minorenni». 

Si è tornati, dopo tanto tempo, a sentire frasi del tipo: "Si comincia con una canna e si finisce con l'eroina. E i canapa shop sono un incentivo"...«Sfatiamo anche questa sciocchezza. La cannabis legale non da assuefazione e non è psicoattiva. Ricordiamo invece le sue proprietà buone: ha oltre 200 principi attivi, è anti infiammatoria e anti trauma. L'olio di CBD (metabolita della Cannabis sativa) va benissimo per esempio per le neurofibromialgie e chi lo usa è passato da 10 a 5 farmaci al giorno: ma anche questo non è normato».  

CBD, cos'è e a cosa serve

Cannabis Light su Maps: ecco quanti shop ci sono a Bologna:

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Fa un po' sorridere che sulla carta i prodotti venduti da questi negozi siano definiti come "oggetti da collezionismo" o inclusi nella categoria "deodoranti per ambienti". Ma chi li acquista? Risponde Davide: «Il target è trasversale, ma in molti si stupirebbero di vedere quanti professionisti, anche di una certa età vengono a fare acquisti qui. In generale il mio target sta fra i 22 e gli 80 anni (sì, fra i miei clienti anche un "nonno") ed evidentemente sono persone che vogliono collezionare un po' di relax dopo periodi o giornate di stress». 

Multa alla tabaccheria per la cannabis light: "Facciamo ricorso" 

Avete dei timori dopo le parole di Salvini? Siete coesi fra voi? «In molti abbiamo creduto e abbiamo investito tempo, energie e denaro in progetti come questi. Siamo uniti e vogliamo continuare a lavorare, ma nella legalità. Speriamo non si facciano passi indietro». 

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