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Cronaca

Caos vaccini all'open day in Fiera: "La prossima volta meglio prenotazione web"

Così il deputato del Pd Serse Soverini, che però 'assolve' Ausl e Regione: "Non si poteva immaginare adesione così alta"

Una ressa sì, ma almeno solo digitale, sullo stile dei famigerati click-day che tanto hanno impensierito i più nel primo lockdown. E lo spauracchio dei server bloccati per le troppe richieste comunque preferibile alle resse fisiche e agli spintoni, episodi registratisi ieri insieme a una coda chilometrica e attesa sfiancante per chi ha dovuto fare i conti con l'open day dell'Ausl in Fiera.

A parlare del possibile cambio di rotta è stato il deputato imolese del Pd Serse Soverini, intervistato da Ciao Radio.

"Forse l'open day non è più la formula giusta. Penso che si potrebbe utilizzare il click day, si apre ad un certo orario la prenotazione e visto che i richiedenti sono giovani e digitalizzati" analizza il parlamentare. 

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Un male minore insomma, anche se la ressa digitale in passato ha già mostrato i suoi effetti, ma almeno -questa la riflessione- chi andrà fisicamente sul posto avrà "già prenotato e nessuno deve dormire di notte davanti all'hub".

Infine Soverini torna sull'episodio del 2 giugno, spezzando una lancia in favore di Ausl e Regione. "Non era pensabile che ci fosse una domanda così alta -riflette il deputato- soprattutto in una fascia così giovane" che aggiunge: "Inutile ora sollevare polemiche, ma adesso andiamo avanti con una formula diversa".

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