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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Silvia Caramazza uccisa e messa nel congelatore: Giulio Caria trasferito nel carcere di Bologna

Sarebbe molto provato il compagno e unico indagato per il cosiddetto "omicidio del frigo", trasferito dal penitenziario di Sassari alla Dozza. Il legale: "Era in isolamento. Forse spostato per evitare che facesse gesti inconsulti"

Giulio Caria, compagno e unico indagato per l'omicidio di Silvia Camarazza, è stato trasferito dal carcere di Sassari, dove si trovava dal 29 giugno, a quello di Bologna.

Un fatto di cronaca che ha particolarmente colpito in città anche per l'occultamento del cadavere della compagna in un congelatore. La tragica scoperta della polizia il 27 giugno nell'appartamento di viale Aldini dove Caria e Silvia vivevano.

Fermato in Sardegna a fine giugno, ha sempre respinto le accuse, fornendo anche altre piste, che però gli inquirenti non hanno ritenuto di avvalorare: uno stalker, un altro uomo del passato di Silvia, un anello da cercare... Ma una serie di indagini e testimonianze lo incastrerebbero.

''Non conosco il motivo di questo spostamento, ma ho saputo che nell'ultimo periodo in Sardegna lo avevano messo in isolamento e lo tenevano continuamente piantonato, con un agente davanti alla porta della cella'', spiega l'avvocato di Caria, Gennaro Lupo, dicendo di avere incontrato il proprio assistito ieri nel carcere bolognese e di averlo trovato ''abbattuto''.

Giallo in viale Aldini: ritrovato cadavere congelato

Non risulterebbero particolari esigenze allo spostamento dalla Sardegna. ''Là gli avevano tolto le lenzuola, le stringhe delle scarpe'', dice Lupo. Insomma, tutto quello con cui poteva farsi male. A Bologna, Caria ha già avuto un colloquio con lo psicologo del carcere. ''Forse è stato spostato per evitare che facesse gesti inconsulti. Quando ritorna sulla vicenda ha spesso degli scoppi di pianto, vede la sua situazione senza via d'uscita. E' in un disagio psicologico enorme'', continua il legale. La versione dei fatti, ''formalmente rimane quella''. L'indagato, comunque, avrebbe accennato alla volontà di essere sentito dal pm titolare dell'indagine, Maria Gabriella Tavano.

Il diario: incubo ricorrente negli ultimi post

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