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Cronaca

Dozza, carcerato ferisce poliziotti. Durante: "Iniziative a tutela del personale"

Il detenuto non voleva farsi perquisire, così si è scagliato contro due agenti. Il sindacato denuncia "fatto grave". Intanto è ancora allarme sulle condizioni della Dozza, questa volta insorgono i radicali

Aggrediti e feriti due agenti della polizia penitenziaria durante il servizio. Un carcerato si è scagliato contro di loro perchè non voleva farsi perquisire. E' accaduto ieri in una cella della cas circondariale della Dozza.

Il sindacato Sappe ha spiegato: "Il detenuto, violando il regolamento penitenziario, si è rifiutato di farsi perquisire e si è scagliato contro i due agenti, i quali sono stati successiva  mente refertati al pronto soccorso che ha previsto una prognosi di sette e dieci giorni".

"Si tratta di un fatto gravissimo - ha commentato Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe - che riteniamo vada adeguatamente sanzionato. Ci auguriamo che i vertici dell'istituto bolognese adottino tutte le iniziative previste dalla legge, anche a tutela del personale di polizia penitenziaria che non può e non deve sopportare le azioni inconsulte di detenuti sempre più insofferenti al rispetto delle regole".

Il personale intanto continua a lavorare sotto organico, così come continuano ad essere sovraffollate. Questa volta a lanciare l'allarme sulle condizioni della Dozza, è la deputata radicale Rita Bernardini, dopo una visita di sindacato fatta insieme a Monica Mischiatti e Arcangelo Macedonio dell'associazione Radicali Bologna.

"La popolazione di detenuti attuale - ha spiegato la Bernardini - è di 1.150, contro una capienza di 480 che può arrivare a una tollerabilità di 800, ma che allo stato attuale vede tre persone in celle di 11 metri quadrati. La presenza di educatori per l'intera struttura è di otto unità. I problemi di carattere sanitario si sono aggravati dopo il passaggio di competenze all'Asl, in particolare l'assistenza odontoiatrica e l'assistenza psichiatrica sembrano problemi irrisolvibili. Le medicine di prima necessità devono essere acquistate all'esterno e a spese dei detenuti. Anche la carta igienica è a pagamento".

La struttura, secondo gli attivisti radicali, "ha bisogno anche di numerosi interventi di ristrutturazione. Anche le condizioni della rete fognaria sono allarmanti". Sotto organico il personale di polizia, secondo la Bernardini,  "sempre in difficoltà, i turni di lavoro sono pesantissimi. Anche per gli agenti della polizia penitenziaria la realtà è insopportabile. Il personale è al minimo, ovunque con doppi turni e senza la certezza del godimento del periodo di ferie dovuto".
 

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