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Cronaca

Carcere Dozza, proclamato lo stato di agitazione della Polizia Penitenziaria

730 detenuti su una capienza regolamentare di circa 492, il tutto aggravato "dall’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid, che non può essere contrastata a causa delle difficoltà nel garantire il distanziamento"

"Nelle ultime settimane, si continuano a registrare continui eventi critici anche di una certa gravità, da un certo periodo di tempo si continua a registrare un serio sovraffollamento, con la presenza di circa 730 detenuti su una capienza regolamentare di circa 492 e a nulla è servito il temporaneo stop agli arrivi di detenuti nuovi giunti dall’esterno,  misura che è durata per un periodo così breve da risultare veramente irrisoria, visto che il numero dei detenuti presenti è diminuito soltanto di poche decine". A scriverlo agli organismi di riferimento i sindacati di Polizia Penitenziaria, SAPPE OSAPP UIL PA SINAPPE FNS CISL FSA CNPP USPP FP CGIL, che proclamano lo stato di agitazione degli agenti che operano al carcere della Dozza. 

Per il sindacato il sovraffollamento è aggravato "dall’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Covid 19, che non può essere contrastata a causa delle difficoltà nel garantire il previsto distanziamento tra la popolazione detenuta, tanto che allo stato attuale presso alcune sezioni la socialità è preclusa in attesa di accertamenti sanitari".

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Inoltre si denuncia "la presenza di un congruo numero di detenuti di difficile gestione, alcuni dei quali precedentemente allontanati per motivi di sicurezza dall’Istituto, ma che adesso sono presenti in diversi reparti dell’Istituto, che nelle ultime settimane stanno creando innumerevoli situazioni di criticità all’interno dei reparti detentivi, con conseguenze a volte molto serie per la sicurezza interna".

Aldo di Giacomo, segretario S.P.P., riporta che, per quanto riguarda i poliziotti penitenziari, la regione con più infetti è l’Emilia Romagna con 123 positivi, mentre gli istituti con più poliziotti penitenziari contagiati sono quelli di Parma con 43, Reggio Emilia con 20, Bologna con 21. 

Sinappe sottolinea "la sensazione di impotenza nel personale" ma non si percepirebbe "una giusta reazione 
dell’Amministrazione nei confronti di questi soggetti, i quali si rendono protagonisti di episodi a volte molto gravi ai danni di altri detenuti o nei confronti dello stesso personale. Se a quanto sopra, si aggiunge che nonostante le difficoltà sopra descritte, in barba alcsovraffollamento ed all’emergenza sanitaria in corso, continuano ad essere assegnati altri soggetti,cben noti per i loro trascorsi non certo pacifici all’interno dell’Istituto - continua il sindacato - le scriventi non possono che prendere posizione a fianco del personale che giorno dopo giorno è sempre più preda dello sconforto nel dover gestire situazioni veramente critiche, come quelle registrate negli ultimi giorni
che hanno visto in alcune occasioni il personale impegnato per oltre dodici ore di servizio continuativo".

Oltre alla prclamazione dello stato di agitazione, Sinappe chiede "un urgente incontro con i vertici dell’Amministrazione, dichiarandosi fin da subito pronte ad intraprendere ogni iniziativa utile al ripristino della sicurezza del personale di polizia". 

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