Carcere: addetti mensa senza stipendio, scatta lo sciopero
I sindacati di categoria chiedono la revoca dell'appalto. Non sarebbero arrivate le paghe di dicembre e gennaio
Uno sciopero previsto per lunedì 25 febbario, la revoca immediata dell'appalto alle aziende che gestiscono le mense nelle carceri dell'Emilia-Romagna e provvedere al pagamento degli stipendi mancanti dei lavoratori.
Sono le richieste urgenti mosse dai sindacati (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil, Fp-Cgil, Fns-Cisl e Uil penitenziari) dell'Emilia-Romagna. Sia gli addetti che stanno dietro ai fornelli, sia le guardie che dovrebbero mangiare i loro pasti alzano la voce contro Food&Facility, l'azienda del Consorzio Unilabor che gestisce in appalto alcune delle mense degli istituti penitenziari della Regione.
"La situazione nelle carceri dei territori di Piacenza, Parma, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Rimini e Ferrara è oltre al limite della sostenibilità", scrivono i sindacati nel loro ultimo appello. I lavoratori, ad oggi, "non hanno ancora ricevuto la retribuzione di dicembre e gennaio, oltre che essere ancora in attesa delle spettanze da parte dell'azienda Sybaris, facente parte anch'essa del Consorzio Unilabor ed uscita a marzo 2018 dall'appalto, di tre ratei di tredicesima e del trattamento di fine rapporto", spiegano le sigle.
Non ci sono più le condizioni per proseguire, perché "manca la merce, le mense non ricevono la giusta manutenzione, i lavoratori sono lasciati allo sbando, e la stessa azienda da dicembre ha spento i telefoni". Non garantire questo servizio lede anche il lavoro delle guardie penitenziaie perché "non hanno più garantito il loro diritto ad avere un pasto certo e di qualita'".
Per questo, i sindacati che hanno già scritto una lettera al ministero della Giustizia e al Provveditorato regionale chiedono che l'appalto venga affidato "ad una ditta che abbia le giuste credenziali per garantire la qualita' del servizio e il pagamento degli addetti occupati nel servizio mensa".
Sulla vicenda erano intervenuti anche i sindacati di Polizia Penitenziaria, che in più occasioni ha lamentato carenze nel servizio e in un caso anche è dvuta personalmente provvedere alla distribuzione dei pasti. (Dire)