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Cronaca Centro Storico / Via del Pratello

Carcere minori: tra abusi e aggressioni. Rimossi i vertici

Ispezioni ministeriali nella struttura di via del Pratello, a monte di episodi bui che hanno coinvolto i minori reclusi, poi il provvedimento: sostituite tutte le figure al vertice: Roccaro, Centomani. Lascia pure Morgillo

Il carcere minorile di via del Pratello negli ultimi mesi al centro di espisodi 'buoi' che hanno visto minori coinvolti in risse e persino presunti abusi sessuali. Scatatte così, all'inizio di dicembre, alcune perquisizioni ministeriali all'interno dell'istituto, arriva il provvedimento del Dipartimento giustizia minorile: rimossi dai loro ruoli tutti i vertici. Sostituito il direttore Lorenzo Roccaro, insieme al direttore del Centro giustizia minorile della città Giuseppe Centomani. Lascia l'incarico pure il comandante della polizia penitenziaria Aurelio Morgillo.

A confermare il provvedimento di revoca è stato lo stesso Centomani, che però sul collegamento tra le rimozioni dagli incarichi e le ispezioni del Ministero si è limitato a dire: "E' ipotizzabile". E ha aggiunto: "Penso che sia un atto dovuto di tipo cautelativo". Centomani andrà a lavorare negli uffici del Dipartimento a Roma, oltre a mantenere la direzione del Centro giustizia minorile di Firenze che già aveva a interim.

INCHIESTA APERTA. La Procura di Bologna ha aperto un'inchiesta contro ignoti per omesso rapporto dopo la segnalazione da parte della Procura dei Minori del capoluogo emiliano relativa a decine di episodi di risse, lesioni, tentati suicidi, danneggiamenti e abusi, anche di natura sessuale, che sarebbero avvenuti tra i detenuti nel carcere minorile del Pratello. Reati che sarebbero stati annotati nel registro disciplinare della struttura ma mai comunicati all'autorità giudiziaria. Per questo motivo i magistrati ipotizzano il reato di omesso rapporto, eventualmente a carico di ufficiali di polizia giudiziaria e pubblici ufficiali che per legge erano tenuti a segnalare le notizie di reato alle autorità competenti. I colleghi della Procura dei minori hanno avviato le indagini da mesi, dopo essere venuti a conoscenza in modo non ufficiale dei tanti episodi avvenuti nella struttura. Il più grave sarebbe avvenuto lo scorso settembre, quando un detenuto quindicenne sarebbe stato violentato in cella da altri due ragazzi di poco più grandi, poi arrestati e trasferiti. Un episodio gravissimo di cui il procuratore capo dei minori, Ugo Pastore, è venuto a conoscenza per vie indirette e non dopo una formale denuncia del personale del carcere. Parallelamente all' inchiesta, la Procura dei minori ha inviato una segnalazione al ministro della Giustizia Paola Severino che ha deciso di mandare gli ispettori a Bologna. Valutato l'esito dei controlli, il ministro ha praticamente azzerato i vertici della struttura.

IN SETTEMBRE IL CASO SENTINELLA. La Procura dei Minori prima,  quella della Repubblica poi, si sono addentrate nelle celle del penitenziario dopo alcuni episodi allarmanti denunciati all'interno della struttura. Tra risse e tentativi di suicidio, l'episodio sentinella avvene lo scorso settembre, quando pare che si sia verificato un caso di abuso sessuale: due minorenni avrebbero violentato un'altra minore reclusa. Da qui aperto un fascicolo in Procura ed uno dei due presunti autori della violenza sarebbe intanto stato trasferito.
Gli inquirenti sono al alvoro per cercare di raccogliere prove e testimonianza, il tutto circondato da massimo riserbo. Intanto, evidentemente, qualche responsabilità nei vertici deve essere stata ventilata dal Dipartimento giustizia minorile, come attestano i veloci  trasferimenti appena ordinati.

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