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Cronaca Cirenaica / Via Giuseppe Massarenti

Sophie, la bimba greca sul volo militare per essere curata al Sant'Orsola

Compie 2 anni ad aprile Sophie ed è affetta da patologie cardiache. E' atterrata al Marconi ed è stata accolta da personale della Croce Rossa e del Policlinico

Compirà due anni il 12 aprile Sophia ed è arrivata all'aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ieri, 23 gennaio. Viene dalla Grecia e, grazie ad un accordo intergovernativo, sarà ricoverata al Policlinico SantOrsola, come rende noto Croce Rossa Bologna.

Se ne prenderà cura l'unità di cardiochirurgia pediatrica diretta dal professor Gaetano Domenico Gargiulo. A coadiuvare le operazioni, le unità operative della Croce Rossa di Bologna che hanno atteso il volo militare di Stato, un C130 dell'aviazione greca.

A bordo, accompagnata dai genitori c’era la piccola Sophia, affetta da patologie cardiache. Ad attenderla sulla pista di atterraggio del Marconi, il cardiochirurgo Francesco Petridis e l’anestesista Marta Agulli entrambi medici del Policlinico. A supporto, tre unità operative della Croce Rossa: una ambulanza primaria, una seconda a supporto ed un mezzo di coordinamento, per un totale di sei operatori, tra dipendenti, infermieri e volontari.

Croce Rossa e cardiologhi accolgono una bimba greca

A ottobre, un giovane calabrese aveva volato su un Falcon 50 del 31° Stormo dell'Aeronautica Militare per essere ricoverato d'urgenza al Policlinico Sant'Orsola.

La guerra e i più piccoli

Negli ultimi mesi, a causa del conflitto russo-ucraino, diversi sono stati i piccoli pazienti arrivati a Bologna per essere curati negli ospedali cittadini, come una ragazzina di 14 anni, originaria di Kiev, che ha riportato una lesione a un braccio a causa dell’esplosione di una mina, e un neonato di cinque mesi, originario di Cherson, con una patologia oncologica. Hanno 16 anni e 17 mesi le altre piccole pazienti oncologiche ucraine arrivate al Policlinico Sant'Orsola, atterrate il 13 marzo con un volo dalla Polonia. 

A gennaio scorso arrivo allo scalo bolognese il piccolo Mustafà, il bimbo senza arti che nella foto del turco Mehmet Aslan con con il papà Munzir, mutilato di guerra, è diventato il simbolo della rinascita. Entrambi sono in cura al Centro Protesi Inail di Vigorso di Budrio.  

 Al Sant'Orsola le piccole pazienti oncologiche: "Negli occhi paura e speranza | VIDEO

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