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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Povertà digitale: l'aiuto di Caritas a chi non sa usare internet per accedere ai servizi

Caritas Bologna, grazie all'8Xmille, lancia lo sportello ad hoc: "Tante le richieste riguardanti i servizi scolastici, le opportunità locali e nazionali di supporto al reddito e le agevolazioni per chi ha una disabilità"

La Caritas di Bologna, grazie ai fondi dell'8 per mille, va in aiuto anche di chi è alle prese con la "povertà digitale" e che quindi non è in grado di accedere ai servizi e alle prestazioni online della pubblica amministrazione: c'è chi non riesce ad arrivare alla fine del mese, chi non si può permettere di comprare i libri di scuola e chi ha bisogno di un pasto caldo ogni giorno in mensa.  In particolare, racconta la stessa Caritas bolognese sul suo portale web, nella zona pastorale San Donato fuori le mura lo scorso anno, "dal confronto tra i parroci, i volontari delle Caritas e i servizi sociali, è emerso il problema della povertà digitale, cioè della mancanza di quelle competenze e di quegli strumenti ormai necessari, senza i quali le persone rimangono sempre più ai margini della società".

Non essere in grado di accedere a servizi e prestazioni online, sottolinea infatti la Caritas, "genera esclusione sociale e nel lungo periodo la perdita di diritti fondamentali". Da qui è nato lo 'Sportello per l'inclusione digitale', con sede nella parrocchia di San Donnino. 
Il progetto sostiene le persone in vari modi, a partire dall'aiuto nell'uso dello Spid e del fascicolo sanitario elettronico. Ma viene fornito anche supporto per la compilazione di domande online come l'assegno unico o l'iscrizione ai centri estivi, "in modo da sostenere chi ha più difficoltà".

Tante richiesta per i servizi scolastici: l'obiettivo è rendere le persone autonome

Caritas di Bologna riferisce che sono "tante le richieste riguardanti i servizi scolastici, le opportunità locali e nazionali di supporto al reddito e le agevolazioni per chi ha una disabilità". L'obiettivo, si spiega, "non è solo dare un supporto estemporaneo per risolvere un problema, ma rendere le persone autonome e capaci di prenotare da sole visite mediche o iscrivere i ragazzi a scuola. Piccole ma fondamentali azioni quotidiane che sono per molti impossibili da realizzare sia per mancanza di conoscenze digitali che per difficoltà linguistiche", sottolinea la Caritas. 

(Dire) 

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