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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

E' morto Carlo Flamigni, il luminare della fecondazione assistita e prof Unibo

Si è spento all'età di 87 anni il professore Carlo Flamigni, il ginecologo figura di riferimento internazionale sulla procreazione e luminare della fecondazione assistita

Si è spento all'età di 87 anni il professore Carlo Flamigni, il ginecologo figura di riferimento internazionale sulla procreazione e luminare della fecondazione assistita. A dare notizia del decesso, avvenuto nella casa di famiglia a Forlì, il figlio Carlo Andrea, che dedica al padre un post di addio su Facebook. E' stato docente all'Alma Mater e direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università degli Studi di Bologna fino al 2001. 

Carlo Flamigni sarà ricordato dal Sindaco Virginio Merola domani, lunedì 6 luglio, in apertura della seduta del Consiglio comunale. Il Sindaco ha voluto esprimere il più profondo cordoglio a nome di tutta la città alla moglie Marina e ai figli Cristina e Carloandrea. “Carlo Flamigni - afferma il Sindaco Merola - ha onorato Bologna con il suo lavoro da professore, ginecologo di fama mondiale e come rappresentante delle istituzioni per la sua lunga presenza in Consiglio comunale. È stato anche il primo presidente di Consiglio comunale dopo la legge per l'elezione diretta del sindaco. È stato soprattutto un alleato dei diritti e della libertà delle donne ovvero del progresso di tutta la società”.

Il cordoglio del governatore Bonaccini

“Ha saputo riunire in sé le caratteristiche che dovrebbe avere ogni medico: la profonda competenza scientifica e clinica, la sensibilità e lo spessore sul piano umano. Qualità queste ultime che lo hanno portato sempre dalla parte delle donne, per difenderne i diritti di libera scelta". Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricorda Carlo Flamigni, deceduto a Forlì nella casa di famiglia. Nell’esprimere il proprio cordoglio alla famiglia, anche a nome di tutta la Giunta regionale, Bonaccini sottolinea lo spirito sinceramente laico e l’impegno civile con cui il padre della fecondazione assistita ha sempre portato avanti le proprie battaglie. “Un grande medico, un maestro per tanti e una figura di riferimento per la comunità scientifica regionale e nazionale. Senza alcun dubbio una perdita per l'Emilia-Romagna e per il Paese”

Carlo Flamigni: il suo percorso, la sua carriera

Nato a Forlì il 4 febbraio 1933, Carlo Flamigli si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna nel luglio del 1959 con 110 su 110 e lode; ha conseguito il diploma di specialista in Ostetricia e Ginecologia nel 1963 presso la stessa Università con 70 su 70 e lode. Libero Docente in Ostetricia e Ginecologia nel 1964, dal 1972 al 1980 è stato Professore incaricato di Endocrinologia Ginecologica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna. Direttore del Servizio di Fisiopatologia della Riproduzione dal 1975 al 1994, e Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università degli Studi di Bologna dal novembre 1994 al dicembre 2001.

Dal 1980 al 2004 è stato professore ordinario prima di Endocrinologia Ginecologia e poi di ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Bologna, essendo stato chiamato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia il 24 settembre 1980; è stato professore fuori ruolo nella stessa Università dal novembre 2005 all’ottobre 2008. Faceva parte del Comitato di redazione di numerose riviste scientifiche. Ha pubblicato numerosi articoli su vari problemi di bioetica. E’ stato inoltre editore di 28 volumi scientifici e di atti congressuali. Dal 1990 era consulente scientifico di Tecnobios Procreazione – Bologna. Dal 1990 al 1994 e dal 1999 al 2004 è stato Presidente della SIFES – Società Italiana di Fertilità e Sterilità e Medicina della Riproduzione.

Era membro del Comitato Nazionale per la Bioetica, Presidente onorario dell’AIED – Associazione Italiana per l’Educazione Demografica, Presidente onorario dell’ UAAR – UNIONE degli ATEI e degli AGNOSTICI RAZIONALISTI, socio onorario della Consulta di Bioetica, membro del Comitato Etico Università Statale di Milano, esperto esterno della Fondazione Veronesi. Temi di ricerca di questi ultimi anni: la contraccezione maschile; le tecniche di fecondazione assistita; i problemi della bioetica e dell’etica medica.

"5 luglio 2020, Carlo Flamigni se ne è andato via. Ci saluta con una sua poesia sulla morte" si legge sul suo sito. Ed ecco il componimento: 

Adesso, che tutto è finito
forse puoi dirmelo.
Adesso, che l’odio
non ha più alcun senso.
Non credi che dovresti spiegarmi
se veramente mi hai scelto
tra tanti,
e allora voglio sapere perché
o se questa è la prassi
il protocollo?
Era così semplice
seguire lo schema di sempre,
se esiste uno schema.
Quello che tu e i tuoi padroni
– così si dice –
chiamate protocollo:
un tocco lieve sulla spalla,
un sussurro
“la strada finisce qui”.
Che avrei potuto dire?
Me, come gli altri…
Invece, devi avermi visto
quando sono uscito di casa
se mi hai scelto
“mi hai scelto?”.
Deve essere stato allora,
ricordo
che ascoltavo la voce di mia moglie
che cantava.
Mia moglie canta sempre quando lavora,
e guardavo il tramonto.
Che male c’è, a guardare il tramonto?
Guardavo
scomparire lentamente gli alberi:
la luce e il buio
che si rincorrevano…
certo, non volevo rientrare
non subito almeno.
Era così calda la voce di mia moglie
così familiare il tramonto…
ed ero così contento di essere vivo.
Poi, quando lei ha smesso
ho pensato – strano – ho pensato:
“Lei non fa mai così,
lei smette solo quando mi sente rientrare…”.
E’ stato allora che ho capito,
e quando mi sono girato
ero già livido di rabbia,
perchè sapevo.
Non c’era nessuna casa dietro di me
nessuna donna che cantava
nessun tramonto;
solo buio.
E poi c’eri tu
che mi guardavi senza compassione,
se solo sapessi quanto ti ho odiato…
Adesso
che tutto è finito.
Oggi
che non c’è più ragione per l’odio.
Oggi, forse me lo dirai
– perché non mi piace venire con te –
senza avere almeno una certezza:
è forse questo il protocollo?

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