"Temperatura dei termosifoni abbassata e un maglione in più": così a scuola si combatte il caro energia | VIDEO
INTERVISTA | Covid prima, guerra poi. I riflessi arrivano alle realtà del nostro territorio. Ad ampio spettro. Il presidente della cooperativa sociale Istituto Farlottine parla dei problemi conseguenti all'aumento del costo dell'energia
Non sono solo i cittadini a subire le forti ripercussioni dell’aumento del costo dell’energia, ma anche e soprattutto le piccole e medie realtà del terzo settore. Dopo la pandemia di Covid-19, in cui moltissime realtà del territorio hanno dovuto stringere i denti, adesso c’è da fare i conti con le ripercussioni economiche che la guerra in Ucraina sta portando in tutta Europa. Il primo allarme era stato lanciato dal mondo della moda: il Centergross di Bologna aveva infatti ipotizzato rischi per un giro d’affari di 700 milioni di euro, ma ora è anche il mondo delle cooperative ad accendere un faro su una situazione economicamente difficile.
È il caso questo dell’Istituto Farlottine, cooperativa sociale aderente a Confcooperative che gestisce tre istituti scolastici. “Già da tempo abbiamo rivisto le nostre spese – commenta il presidente Andrea Salomoni –. Avevamo già cambiato tutte le strutture luminose portandole a led per ridurre il consumo di energia, ora invece abbiamo abbassato la temperatura dei termosifoni e abbiamo chiesto a tutti di indossare un maglione in più. Già durante il Covid avevamo fatto degli sforzi ma dopo due anni ci ritroviamo in queste condizioni: quest’anno il gas ci è costato l’84% in più rispetto allo scorso anno e questo è un dato che ci allarma”.