rotate-mobile
Cronaca

Caro bollette energia e guerra Ucraina, gli artigiani: "Cantieri rischiano il blocco"

Anche sul fronte deli sindacati serpeggia qualche timore: "Alcune hanno chiesto la casaintegrazione"

"Al significativo aumento delle bollette che ha colpito tutti ed in particolare le aziende cosiddette energivore, si è aggiunta la drammatica corsa al rialzo dei carburanti dovuta anche alla guerra in Ucraina e a manovre speculative". In altre parole, se il caro energia persiste si rischia anche il blocco dei cantieri. L'allarme è stavolta di Confartigianato e Cna Bologna, che si aggiungono al coro di Ance sui costi in aumento un po' ovunque.

Per Cna e Confartigianato "qualora non si provveda ad una immediata calmierazione dei prezzi, si teme che tra qualche mese le imprese, che già escono da un biennio di gravi difficoltà, non riusciranno a sostenere questa ulteriore e pesantissima stangata. È importante che le istituzioni diano un aiuto concreto alle imprese e alle famiglie intervenendo anche sulla tassazione relativa ai carburanti, riducendo il peso di accise e Iva che appesantiscono i listini italiani di benzina e gasolio che per tale motivo si attestano tra i più alti d'Europa".

Guerra e post Covid, salasso energia imprese Emilia-Romagna: "Da 700 milioni a cinque miliardi"

Qualche timore sindacati per la metameccanica

Qualche timore si sta sollevando anche nel comparto delle aziende metalmeccaniche, almeno secondo una indagine lampo condotta dalla Fiom Cgil. Sarebbero circa una trentina le aziende bolognesi, impegnate soprattutto nell'automotive, che occupano in tutto 6.714 addetti.

Di queste imprese, otto hanno già richiesto la cassa integrazione (1.050 addetti complessivi) e altre sette stanno al momento gestendo il calo di produzione senza ammortizzatori sociali, facendo smaltire ferie o permessi ai lavoratori (altri 500 in tutto).

Caro-prezzi. Schizza il costo del pane, Bologna tra le più care: ecco il listino di Assoutenti

Tre le ragioni delle difficoltà, a partire dai problemi nati nella filiera della fornitura, che riguardano 15 aziende su 29. Altre nove aziende subiscono l'aumento del costo delle materie prime o dell'energia, mentre altre sette aziende hanno la Russia come mercato di destinazione finale. Questa "mappa" verrà aggiornata ogni settimana dal sindacato per monitorare le difficoltà al settore. "Oggi l'impatto è assolutamente limitato", sottolinea il segretario Fiom Michele Bulgarelli.

"Molte di queste richieste di cassa integrazione non sono ancora applicate- precisa- l'impressione è che ad oggi gli ordini non siano saltati, c'e' da capire se questi numeri si allargheranno oppure le filiere della fornitura si riorganizzeranno". La Fiom-Cgil ha anche una proposta: "Le difficoltà si affrontano tutti insieme. Abbiamo l'eredità dei comitati Covid aziendali, una esperienza di coinvolgimento diretto che credo sia lo strumento da utilizzare anche oggi per condividere giorno per giorno la situazione delle imprese" (Dire)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caro bollette energia e guerra Ucraina, gli artigiani: "Cantieri rischiano il blocco"

BolognaToday è in caricamento