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Giovedì, 25 Aprile 2024

Caro bollette, la proposta di Ascom: "Produciamo energia nelle aree demaniali" | VIDEO

Le parole del presidente di Ascom Enrico Postacchini. Si valutano luminarie ridotte per Natale

Usare le aree demaniali come zone in cui produrre energia rinnovabile a servizio del centro storico. E' la proposta avanzata a Bologna dal presidente di Ascom, Enrico Postacchini, ieri in occasione di un convegno dedicato all'impatto del caro energia sui condomini. Oltre ad essere luoghi in cui vivono le famiglie, i condomini "sono contenitori nei quali tante imprese, professionali ma anche commerciali o del turismo, svolgono la propria attività. Pensiamo solo a quanto è esteso il centro storico di Bologna- sottolinea Postacchini- e a quante attività sono contenute nei palazzi, cosa che poi vale anche per la provincia".

Partendo da ciò, "se non si va in deroga rispetto alla possibilità di applicare le energie rinnovabili, la preoccupazione è che i centri storici per il momento rimangano esclusi dalla possibilità di rinnovarsi. Se questa fosse appannaggio solo di distretti industriali e zone più amene della città, la maggior parte delle attività rimarrebbe esclusa".

Quindi, "con le Sovrintendenze e con il ministero della Cultura bisogna trovare la via per andare in deroga oppure bisogna trovare, insieme anche al ministero della Difesa- suggerisce Postacchini- la possibilità di trovare aree del demanio dismesse, che sono nei centri urbani, per creare grandi fonti e luoghi di emanazione delle energie rinnovabili a beneficio anche degli edifici che, essendo storicamente protetti, non posso per esempio applicare sui tetti i pannelli solari".

Bisogna insomma "trovare soluzioni", manda a dire Postacchini, altrimenti nei convegni sulle rinnovabili si fa solo "accademia". Nel frattempo, servono anche "misure immediate, come abbiamo chiesto, al pari del Covid": è necessario ad esempio "congelare i mutui e fermare la fiscalità", conclude il presidente di Ascom. 

Luci sulla Torre degli Asinelli a Natale

Se installare le luci sulla Torre degli Asinelli per le festività "Stiamo decidendo, stiamo preparando il progetto e poi decideremo anche in base ai preventivi e, appunto, agli aumenti".

"Ricordiamo che luminarie e illuminazioni natalizie in genere sono tutte a carico delle attività, non pesano sulle tasche della collettività, è una libera scelta". Premesso ciò, "oggi ci sono ovviamente anche lì delle possibilità di risparmio. Sicuramente non saranno le luminarie di anni fa, come diffusione, è probabil che ci siano solo alcuni luoghi in cui gli operatori decideranno di tassarsi".

Inoltre, "saranno probabilmente ridotti gli orari, bisognerà vedere", aggiunge Postacchini. Ma "precludere al commercio la possibilità di promuoversi potrebbe equivalere a dire 'state chiusi'. Quindi laddove c'è la possibilità, perché no?".

Però allo stesso tempo "siamo consci del fatto che si debba dare un esempio, che abbiamo tra l'altro anche già dato con un decalogo diffuso a tutte le attività su come risparmiare, al di là dei materiali, anche come comportamenti. Che sono poi quelli di sempre, insegnati in tutte la case: se esci da una stanza, spegni la luce".

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