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Cronaca

Rimozione per lavaggio strade, 1000 multe al mese ma niente cartelli fissi

Il direttore della Mobilità Cleto Carlini rispode a Lucia Borgonzoni: "Il cartello sarebbe risultato di difficile lettura"

Le rimozioni per il lavaggio delle strade continuano a fioccare (in autunno ne sono state fatte ad un ritmo di circa mille al mese) e intanto salta, forse per sempre, la possibilità di una segnaletica fissa che avvisi gli automobilisti. Le novità stanno in una coppia di risposte al Consiglio comunale inviate rispettivamente dalla Polizia municipale e dal settore Mobilità.

Nella prima, inviata qualche tempo fa, il comandante Romano Mignani forniva l'aggiornamento sui veicoli rimossi per la pulizia delle strade: sono stati 1.550 tra il 1° settembre e il 23 ottobre 2016. La seconda risposta, più recente (datata 21 dicembre) viene dal direttore della Mobilità Cleto Carlini, che annuncia all'autrice della interrogazione Lucia Borgonzoni (Lega Nord) l'impossibilità di piazzare una cartellonistica fissa per avvertire meglio gli automobilisti.

Un espediente che era stato pensato a più riprese per evitare inconvenienti come lo spostamento dei cartelli, all''origine spesso di brutte (e care) sorprese per gli automobilisti. E pensare che la richiesta al ministero delle Infrastrutture per poter mettere i cartelli fissi risale al 2007, quasi un decennio fa. La burocrazia ha vinto: "L'obbligo di predisporre un cartello corrispondente alle dimensioni previste dal Codice della Strada e le molteplici prescrizioni da inserire nello stesso (periodo di validità, giornata ed orario della pulizia), a cui si aggiungono il simbolo del divieto di sosta e della rimozione, avrebbe presupposto la realizzazione di un cartello dalle dimensioni di 40 cm di base x 90 cm di altezza, risultando di difficilissima collocazione sui pali di segnaletica già esistenti e dall'eccessivo impatto visivo, tenuto conto della collocazione nelle aree del centro storico". Ma non è l'unica ragiona che Carlini adduce.

"Considerato inoltre che, per la molteplicità delle informazioni contenute, il cartello sarebbe risultato di difficile lettura e che comunque la segnaletica fissa deve essere ripetuta dopo ogni intersezione in abbinamento ad ogni cartello che disciplina la sosta a pagamento- scrive ancora il dirigente- si è ritenuto inopportuno adottare segnaletica fissa per la pulizia delle strade".

Non finisce qui per Borgonzoni, che aveva sostenuto la proposta dei cartelli fissi. "Questa continua ad essere una tassa occulta che i bolognesi pagano ai concessionari della rimozione- dice la leghista alla Dire, presidente della commissione Affari generali- Stento a credere che ci siano tante persone distratte: fossero 30 o 40 capirei, ma 1.500 auto rimosse dimostrano che qualcosa che non va, e'' una cifra scandalosa. Il fatto e'' che questi cartelli non sono visibili". Borgonzoni suggerisce allora i cartelli bullonati a terra volta per volta, "aspettando che Hera compri i macchinari per pulire le strade senza rimuovere le auto, cosa che viene fatta anche a Milano". Per spingere su questo punto Borgonzoni chiederà una udienza in commissione a gennaio.

(agenzia DIRE)

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