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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Case Erp, controlli a tappeto su Isee. Dai dati Acer: 'Una dichiarazione su 5 non conforme'

Il punto aggiornato sulle verifiche a tappeto, inaugurate a fine 2011, è stato fatto oggi in commissione dall'assessore comunale alle Politiche abitative. 1.767 i casi sanzionabili e 1.657 sanzionati

Una dichiarazione Isee su cinque "non conforme" ai dati dell'Agenzia delle entrate. E' la media riscontrata dal Comune di Bologna e dall'Acer sulle pratiche per l'assegnazione di alloggi Erp, sulla base dei controlli incrociati riguardanti il quadriennio fiscale 2007-2010. Il punto aggiornato sulle verifiche a tappeto, inaugurate a fine 2011, è stato fatto oggi in commissione dall'assessore comunale alle Politiche abitative, Riccardo Malagoli. Una volta incrociati i dati, ricorda Malagoli, in caso di difformità parte la procedura.

Su circa 12.000 alloggi Acer esistenti in città, nei quattro anni in questione sono 3.667 i dossier aperti. Considerando che un singolo soggetto puo' aver presentato un Isee non corretto per un solo anno o per più anni, la media annuale di dichiarazioni non conformi si aggira sul 20%. Al fine 2014, sulle 3.667 procedure totali sono 3.081 quelle concluse e 2.503 quelle che hanno determinato un ricalcolo del canone: operazione che ha portato un milione e 883.000 euro in piu'' nelle casse del Comune. In 578 casi, invece, non c'è stato ricalcolo perchè le difformità riscontrate erano minime.

Con aggiornamento a fine 2013, poi, sono 1.767 i casi sanzionabili e 1.657 quelli sanzionati (lo scarto è dato da 49 decessi, otto persone irreperibili e 53 situazioni con sanzione annullata perchè inferiore ai sette euro): l'importo totale ammonta ad un milione e 257.567 euro (50 casi per 33.000 euro, però, sono stati archiviati a seguito di assunzione totale dell''errore da parte dei Caaf).

Le procedure non ancora concluse sono 586: "Con una mole di lavoro di questo genere, alcuni casi più complicati- spiega Malagoli- hanno bisogno di tempi maggiori". Ma in questo conto ci sono anche 197 procedure non avviate perchè i costi delle verifiche sarebbero stati superiori a quanto si sarebbe potuto incassare al loro esito; altri 170 casi presentano difformità marginali e quindi sono finite in coda a tutti gli altri. "Per mesi la Guardia di finanza ha lavorato a stretto gomito con l'Acer", riferisce l'assessore, tanto che agli agenti è stato messo a disposizione un ufficio ad hoc all'interno dell'Azienda per la casa. Entro fine anno, il Comune conta di completare tutto il lavoro relativo al 2007-2010 e, a quel punto, cominceranno i controlli sul biennio successivo. Nel frattempo, "speriamo che il nuovo sistema Isee renda piu'' equa la nostra fornitura di servizi", dichiara Malagoli.

Sui dati presentati oggi, arriva il commento di Massimo Bugani, capogruppo del M5s. "E'' emerso che il 20% delle assegnazioni andavano a furbetti che truccavano le carte", sintetizza il grillino, anzi a "furbacchioni che pagano molto meno di quanto dovrebbero pagare e che in 20 casi addirittura non avevano proprio diritto alla casa popolare". Aggiunge Bugani, in una nota: "La stragrande maggioranza di questi signori che fanno dichiarazioni false pare che siano italianissimi, alcuni bolognesi purosangue". Su questo aspetto in particolare, il M5s ha chiesto i dati precisi all''amministrazione.

(agenzia  Dire)

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