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Cronaca Calderara di Reno

Bolognesi dalla città alla periferia, in fuga per costi e degrado

Calderara, Casalecchio e San Lazzaro i comuni più gettonati, per allontanarsi dai disagi della città, e costi più abbordabili degli immobili. Tariffe Comune per Comune

E' tendenza dilangante, specie negli ultimi anni, quella di spostarsi dal caos del centro cittadino alle più pacifica e abbordabile periferia, dove comprare casa costa meno e allo stesso tempo si vive molto meglio. E’ quanto emerge da un’indagine promossa da Confabitare – Associazione  Proprietari Immobiliari – di Bologna che ha sottoposto ai raggi X costi e tendenze del mercato immobiliare degli ultimi due anni. I comuni più gettonati nel biennio 2010-2011 sono quelli di Calderara, Casalecchio di Reno e San Lazzaro di Savena: il primo perchè più economico, gli altri due perchè ben meglio serviti.

PREZZI IMMOBILI NEI COMUNI BOLOGNESI. Nel dettaglio, dall'indagine è emerso che se nel comune più economico (Calderara di Reno) un immobile nuovo costa mediamente 2.450 euro al metro quadro e 1.600 un appartamento da ristrutturare, la ‘maglia nera’ spetta a San Lazzaro di Savena, dove una casa la si può pagare anche 4.300 euro al mq (2.600 da ristrutturare).

I prezzi del nuovo sono convenienti anche ad Anzola (2.650), San Giovanni in Persiceto (2.550), Monte San Pietro (2.800), Sasso Marconi (2.800) e Ozzano (3.000); un po’ meno convenienti a Casalecchio (3.600), Zola Predosa (3.300) Granarolo (3.000), Pianoro (3.050), Castenaso (3.050) e Castel Maggiore (2.850).

Non a caso è proprio Calderara il centro in cui si registra il maggiore numero di trasferimenti dalla città, quasi 1600 negli ultimi due anni.
San Lazzaro ha invece ‘rubato’ alle Due Torri 1000 nuovi abitanti, 550 Pianoro, 420 Anzola, 380 Zola e così, a scendere, tutti gli altri.

«In particolare — spiega il presidente di Confabitare, Alberto Zanni — si tratta di giovani coppie o di lavoratori che arrivano da fuori regione, che per mettere su casa guardano ovviamente al portafoglio».

In tutto questo Zanni legge il «fallimento delle politiche abitative delle giunte che si sono susseguite a Palazzo d’Accursio, che negli ultimi  anni non hanno  fatto politiche mirate per la casa, non hanno  saputo calmierare i prezzi e contenere il degrado, che avanza anche nella periferia costringendo la gente ad allontanarsi. Inoltre i servizi offerti da Bologna, dove tasse e tariffe sono elevatissime, non sono assolutamente superiori a quelli dell’hinterland. E basti dire che per arrivare in stazione col treno da Vergato ci vogliono 45 minuti, lo stesso tempo che occorre per muoversi con l’auto dal centro verso la prima periferia».
 

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