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Cronaca

Case occupate, lo Stato condannato a risarcire, Acer: 'Qui solo 21 immobili pubblici da liberare, andiamo avanti'

Il Presidente dell'azienda alla casa Alessandro Alberani interviene dopo il caso segnalato dal Corsera: 'L'area metropolitana tra le più avanti nel contrasto alle occupazioni abusive'

21 alloggi pubblici ancora occupati, su un totale di circa 12.000 immobili gestiti. Mette le mani avanti Alessandro Alberani, presidente di Acer, in merito alla sentenza del tribunale di Roma -riportata l'altro giorno dal Corriere della Sera, che ha condannato lo Stato a risarcire alcuni proprietari di immobili a causa del mancato sgombero di una occupazione abusiva.

In una nota, il numero uno delle case popolari fornisce la cifra, aggiungendo che "il lavoro di coordinamento con il Comune di Bologna, la Prefettura e le Forze dell’Ordine ha prodotto risultati positivi ed oggi possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che Bologna è la Città Metropolitana più attiva nel contrasto al fenomeno delle occupazioni abusive, rispetto ad altri contesti nazionale dove questa problema si è purtroppo cronicizzato”.

Alberani ricorda anche il lavoro svolto in fase di prevenzione con l’installazione di porte speciali blindate antieffrazione, l’attivazione di un sistema virtuoso di segnalazioni da parte dei cittadini con interventi tempestivi che permettono di sventare l’azione illegale prima che si consolidi in una occupazione definitiva. “L’azzeramento di tutte le occupazioni esistenti è uno degli obiettivi prioritari del mio mandato amministrativo, visti gli importanti benefici non solo sociali ma anche economici connessi al ripristino della legalità” conclude Alberani. Solo questa estate, la vicenda del maxi-sgombero delle palazzine Acer di via Gandusio, operazione nella quale è incappato anche il circolo Arci Guernelli.

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