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Carenza alloggi studenti, un divano per la Ministra Bernini: "Ecco cosa vuol dire dormirci sopra"

Oggi il confronto sul tema casa in Prefettura e un "regalo" dei collettivi

E' in programma per oggi, 1° aprile, l'incontro della della ministra dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini con una delegazione di studenti per aprire un confronto sulla carenza degli alloggi in città, come annunciato in occasione dell'inaugurazione dello studentato Camplus, quando i collettivi hanno messo in scena una contestazione

Alla ministra, che sarà in Perefettura nel pomeriggio a partire dalle 15.30 "chiediamo conto dei 660 milioni di euro previsti dal PNRR destinati ad un ‘Fondo di housing universitario’ che finanzierà solo soggetti privati per la creazione di posti letto per studentesse e studenti" scrive il collettivo Luna - Laboratorio Universitario d'Autogestione. 

"Alloggi accessibili ci sono"; "Sì, per lei". Il faccia a faccia Bernini-studenti | VIDEO

Per gli attivisti si tratta di Fondi "regalati a privati senza meccanismi che controllano la speculazione (il solo Camplus ha già preso 64 milioni di euro di finanziamento dal PNRR) la quale avviene a spese di studenti costretti a pagare oltre 800 euro di retta mensile per una stanza. Vogliamo piuttosto posti letto a canoni calmierati ed accessibili". 

"Questa rivendicazione - continuano gli attivisti di Luna -  è frutto dell’esperienza vissuta tra divani a 450 euro al mese, studentati di lusso ed AirBnb. Per questo motivo alle buone intenzioni e alle chiacchiere contrapponiamo la realtà della vita nella seconda città più cara d’Italia". Così la decisione di consegnare a Bernini un divano "uno dei tanti su cui molte e molti si sono trovate a dover dormire, perché la ministra possa vedere cosa vuol dire viverci sopra". 

Posti letto su divani e limiti di altezza

Con la post-pandemia e la riscoperta vocazione turistica della città, il tema casa e non solo per gli studenti è esplodo ed è lontana da una soluzione. Il 28 marzo, la redazione di BolognaToday ha ricevuto una lettera da parte di Valentina, lavoratrice di 27 anni che da poco ha trovato un posto di lavoro a Bologna e ha descritto la “tragica realtà. Ho ricevuto proposte di DIVANO a 450€ al mese, no stanza singola, no stanza doppia, no letto nel soggiorno ma UN DIVANO! Monolocali alla stessa cifra del mio stipendio mensile. Stanze doppie a 600€ al mese. Singole a 900€. Vengono organizzate selezioni e provini per accaparrarsi un materasso e un tetto sopra la testa”. Ed è solo uno dei casi eclatanti. Senza parlare di case con soffitto talmente basso da poter ospitare persone non sopra 1,60, come ci raccontò Cristian, che sfortunatamente è alto 1.80. 

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