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Cronaca Via Gian Giacomo Carissimi

Sandra Sandri, scomparsa nel '75 a 11 anni: parla una nuova testimone, sarebbe omicidio

Era finita nelle mani di un gruppo di pedofili a queste frequentazioni sarebbe legato l'omicidio. Il caso, uno dei misteri di Bologna, era stato chiuso e poi riaperto: oggi una nuova testimonianza che riferirebbe il luogo dell'occultamento

Alessandra Sandri, affettuosamente chiamata Sandra, scomparve nel nulla a 11 anni: l'ultima volta che la mamma la vide era alla fermata dell'autobus in via Farini, a Bologna. Era la piovosa mattina del 7 aprile 1975. Oggi si parla una "svolta" in questa storia con tanti lati oscuri e un giro di pedofilia che si consumava a cominciare da un bar di via Carissimi, poco lontano dall'abitazione della ragazzina: una testimone avrebbe infatti riferito in Procura (davanti al Pm Gianpiero Nascimbeni e alla Mobile della Polizia) una conversazione nella quale si faceva riferimento all'occultamento di un cadavere. Il caso fu riaperto nel 2013 dopo 38 anni (l'archiviazione nel 2011).

UNA REGISTRAZIONE CHIAVE: LA STESSA SANDRA FA NOMI E COGNOMI. La trasmissione Chi l'Ha Visto non ha mai smesso di parlare della piccola Sandra (e stasera il caso torna in tv) e aveva anche mandato in onda una registrazione che risale a un mese prima della scomparsa e nella quale a parlare era proprio la ragazzina: il nastro riporta una lunga conversazione con un vicino di casa, Ignazio Parentela, nella quale racconta dei suoi incontri con alcuni uomini, frequentatori del bar di via Carissimi facendone nomi e cognomi. Tale conversazione venne registrata dallo stesso Parentela e forse questo fece scattare il movente. I due uomini citati allora vennero condannati nel 1982 a tre anni di reclusione per abusi, ma mai si parlò di omicidio. Franco Mascagni e Ignazio Parentela sono morti, mentre il terzo uomo.

La testimone è stata ascoltata ieri da Nascimbeni per circa due ore e avrebbe riferito il luogo preciso in cui sarebbe stato stato occultato: nel 2013 emerse che un'amica di Sandra aveva dichiarato di aver saputo dalla stessa ragazzina che un uomo la portava in auto da via Murri verso a Pianoro, passando per via Nazionale a Rastignano. Potrebbe essere occultato in quelle zone il corpo della piccola? Due anni fa, sempre durante il programma tv dedicato ai casi di scomparsa, emerse anche che gli uomini sospettati frequentassero anche un casolare in zona Ponticella. La testimone, dichiarata attendibile, è una donna sui sessant'anni.

E ancora due anni fa era spuntata una lettera anonima che aveva fornito una nuova pista: la sparizione della ragazzina sarebbe collegata in qualche modo a Remo Soravia Gnocco, anche lui uscito e mai più tornato a casa quattro anni dopo di lei, il 28 febbraio del 1979. I due corpi sarebbero vicini, secondo quanto scritto da penna anonima. 

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