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Cronaca

Caso Venturi, Consulta accoglie il ricorso: radiazione illegittima

Soddisfazione da parte di viale Aldo Moro. Anche gli infermieri plaudono alla sentenza

La radiazione dell'assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna, Sergio Venturi, decisa dall'Ordine dei medici di Bologna, è illegittima. A sancirlo è la Corte costituzionale, che si è pronunciata sul ricorso presentato dalla stessa Regione.

Arriva quindi un ulteriore passo giudiziario in un complesso caso deontologico dell'assessore Venturi. Tutto è nato dal conflitto con Giancarlo Pizza, 'capo' dell'Ordine dei medici, per via di alcuni provvedimenti sanitari che danno in sostanza la possibilità agli infermieri di applicare alcune terapie a bordo delle ambulanze, senza medico a bordo.

Una scelta amministrativa che, secondo i detrattori, di fatto 'taglia fuori' i medici dall'assistenza sanitaria in casi nei quali sono deontologicamente obbligatori, per andare incontro a esigenze di bilancio. Per la Regione invece si tratta di un provvedimento che permette di razionalizzare meglio le energie dei sanitari, concentrando il lavoro dei camici bianchi sui casi più complicati, e lasciando a procedure protocollate le situazioni più frequenti.

Da qui ne è nato uno scontro deontologico. Pizza ha contestato nel tempo vivamente il provvedimento, fino a che l'Ordine -in una votazione dove lo stesso Pizza però non ha partecipato- ha deciso per la sanzione massima, ovvero la radiazione dell'assessore regionale dall'Albo dei medici.

Del caso si era però interessata anche la Procura, che alla fine ha mandato a processo per abuso d'ufficio nove medici del collegio che ha disposto la radiazione. Peraltro, anche la stessa Procura è stata ricusata, con un ricorso alla Procura di Ancona competente per territorio.

Ora però, nell'intrico di carte e bollate e ricorsi, si aggiunge un nuovo pesante tassello, quello della Corte costituzionale. Le motivazioni della sentenza saranno note tra qualche mese, ma "il ricorso è stato accolto" informa la suprema corte.

Soddisfatti il presidente della Regione, Stefano Bonaccini e lo stesso interessato Venturi. "Al di là dell'essere convinti dell'efficacia del nostro provvedimento- prosegue il presidente della Regione- abbiamo sempre avuto la convinzione che fosse grave l'invasione della sfera di autonomia costituzionalmente riservata alla Regione. La Corte ha ripristinato la legalità violata" ha dichiarato il governatore emiliano.

Anche Venturi non nasconde profondo sollievo: "Ringrazio prima di tutto la mia famiglia che mi è stata accanto anche nei momenti di sconforto" scrive l'assessore "ho di nuovo la conferma che il mio lavoro non meritava un provvedimento che aveva, in un colpo solo, cancellato tutti i sacrifici di chi mi aveva consentito, per primi i miei genitori, di poter portare a termine gli studi universitari".

Cominciano a esserci già le prime reazioni nel settore. Per gli infermieri e i sanitari del Fnopi la sentenza "è il riconoscimento della libertà delle Regioni di programmare un servizio che non lede alcun diritto di altre professioni" oltre che confermare il codice deontologico proprio degli infermieri che, si cita, dispone che  “l’Ordine Professionale non interviene nei confronti dell’Infermiere impegnato in incarichi politico istituzionali nell’esercizio delle relative funzioni”.

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