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Cronaca

Caso Venturi e medici a processo: udienza slitta a febbraio

Fissato al nuovo anno il dibattimento che vede imputati nove camici bianchi con l'accusa di abuso d'ufficio

E' stata fissata per il 9 febbraio l'udienza del processo seguito al cosiddetto 'caso Venturi', il procedimento contro nove medici dell'Ordine accusati di abuso d'ufficio in concorso, per aver radiato l'ex assessore alla sanità Sergio Venturi (medico) dalla professione all'esito di una commissione disciplinare, nel novembre 2018. 

Il collegio dei giudici, presieduto da Massimiliano Cenni, ha rinviato l'udienza di ascolto dei testi per riservarsi di decidere su una eccezione sollevata dai legali degli imputati, Gianfrancesco Iadecola e Alberto Santoli. Nel merito si chiede l'adozione della riforma sull'abuso d'ufficio, recentemente contenuta e approvata nel decreto Semplificazioni.

In base a tale riforma le fattispecie di atti che rientrano nel reato di abuso di ufficio sono ristrette, passando da "norme di legge o di regolamento" alla più ristretta forma di "specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge".

Sia il Pm Flavio Lazzarini dell'accusa, sia il legale di parte civile (Venturi stesso, presente oggi in aula e la Regione Emilia-Romagna, ndr) Vittorio Manes si sono però opposti, definendo la richiesta infondata. Il collegio si è quindi riservato di decidere fino all'udienza in agenda appunto a febbraio, dando tempo fino al 15 gennaio per l'invio di note scritte dalle parti.

Ambulanze senza medici e lo scontro con l'Ordine: il Caso Venturi

Il fascicolo e l'indagine risalgono al 2018, ma lo scontro all'origine di tutto risale al 2016, tra l'allora presidente dei camici bianchi Giancarlo Pizza e Venturi, per alcune delibere regionali che stabilivano dei protocolli che permettevano di fatto agli infermieri di effettuare terapie senza medico a bordo delle ambulanze.

Da qui ne è nato uno scontro deontologico. Pizza ha contestato nel tempo vivamente il provvedimento, fino a che l'Ordine -in una votazione dove lo stesso Pizza però non ha partecipato (e per questo non è imputato nel procedimento, ndr)- ha deciso per la sanzione massima, ovvero la radiazione dell'allora assessore regionale dall'Albo dei medici.

Del caso si è però interessata anche la Procura, che alla fine ha mandato a processo per abuso d'ufficio nove medici del collegio che ha disposto la radiazione. Peraltro, anche la stessa Procura è stata ricusata, con un ricorso alla Procura di Ancona competente per territorio. L'anno scorso nel caso si era pronunciata anche la Corte costituzionale, dichiarando la radiazione illegittima.

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