Rissa al Cassero, ragazzo pestato: il presidente del circolo in commissariato
E' stato sentito dopo il violento pestaggio ai danni di un socio 28enne, sarà sentito anche il responsabile della serata: 'Abbiamo fornito collaborazione alle forze dell'ordine e soprattutto con preoccupazione e vicinanza seguiamo la degenza'
Vincenzo Branà, presidente del Cassero di Bologna, è stato sentito oggi al Commissariato Due Torri, dopo il pesante pestaggio avvenuto venerdì notte nel locale e quando un 28enne è stato picchiato selvaggiamente, dopo una banale discussione con un altro avventore del locale, mentre erano in fila per depositare il giubbotto presso il guardaroba.“
"Ci sono disposizioni orali su come gestire le risse o casi simili, e queste disposizioni ricomprendono anche l'allertare le Forze dell'ordine". La vittima, operata al Bellaria, ha raccontato che gli addetti alla sicurezza, intervenuti per sedare la rissa, gli avrebbero sconsigliato di chiamare le Forze dell'ordine e i tabulati dimostrerebbero che la telefonata al 113 è partita due ore dopo i fatti.
Branà avrebbe però sottolineato che lui venerdì notte non era presente al Cassero e dunque domani sarà sentito il responsabile organizzativo della serata. La Procura ha aperto un fascicolo per lesioni gravi, affidandolo al pm Giampiero Nascimbeni, che sta valutando se chiedere misure cautelari per l'aggressore (agenzia Dire).
"Un gravissimo episodio di violenza, che ha avuto per vittima un ragazzo - un nostro socio - che ha riportato ferite molto gravi", si legge sul profilo Facebook del Cassero "gli operatori e le operatrici che si sono trovati in quel momento a dover gestire quella difficile situazione hanno prestato immediato soccorso alla vittima e hanno successivamente allertato le forze dell'ordine. La tempestività di quella telefonata non esaurisce la dimensione del fatto e soprattutto rischia di trasferire indebitamente la responsabilità dell'accaduto a chi, in quel frangente, si è preoccupato innanzitutto di prestare i primi soccorsi e di mettere in sicurezza la situazione.
Dal canto nostro, ci sono dinamiche più complesse e ragioni che in queste ore, con apprensione, stiamo esplorando, ponendoci tutte le domande possibili. Perché la violenza è un fenomeno che combattiamo all'esterno e che, quando si verifica entro le nostre mura, ci sbatte in faccia un paradosso inaccettabile, sul quale è nostro dovere interrogarci e mettere in campo tutte le azioni possibili. Nel frattempo abbiamo fornito totale collaborazione alle forze dell'ordine e soprattutto con preoccupazione e vicinanza seguiamo la degenza di chi, di questo terribile episodio, paga il prezzo più alto: a lui e alla sua famiglia rivolgiamo il nostro pensiero e il nostro sostegno".