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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Benedetto Val di Sambro / Castel dell'alpi

Annuncia suicidio su Facebook e si getta nel lago: amici avvisano i carabinieri

Alla vista dei militari, ha minacciato di lasciarsi annegare nelle acque del lago di Castel dell'Alpi: depresso per motivi di lavoro e sentimentali, ha annunciato la volontà di riprovarci

E' accaduto di nuovo come qualche giorno fa, quando "La faccio finita": dopo il post su Facebook indagini lampo e l'intervento
un uomo residente nel bolognese aveva annunciato su Facebook di essere in procinto di farla finita postando anche un'immagine che mostrava dei farmaci.
eguici su Facebook: https://www.facebook.com/pages/BolognaToday/163655073691021

Un 39enne di Monterenzio, depresso per motivi di lavoro e sentimentali, ha scritto una frase sulla propria pagina Facebook facendo capire che voleva farla finita. Ma alcuni amici, letto il 'post', hanno dato l'allarme.

L'uomo, che vive in un paese dell'Appennino bolognese, è stato salvato dai carabinieri, che lo hanno recuperato nelle acque del lago di Castel dell'Alpi. La prima chiamata è arrivata ieri alle 12 da un'amica, che si è rivolta ai militari, e nel giro di pochi minuti altre segnalazioni analoghe sono arrivate anche alla polizia Postale di Bologna, che dal profilo sul social network è rapidamente risalita all'identità dell'uomo.

POST. Nel 'post' il 39enne aveva fatto riferimento al lago dove si stava dirigendo, e dove i carabinieri della stazione più vicina, San Benedetto Val di Sambro, sono subito accorsi. L'auto dell'uomo è stata trovata nei pressi, con il motore ancora caldo, e poco dopo è stato individuato anche il 39enne, già in acqua.

Alla vista dei militari, ha minacciato di lasciarsi annegare se si fossero avvicinati. Durante la trattativa per tentare di tranquillizzarlo, uno dei militari ha finto di scivolare in acqua dalla sponda viscida del laghetto, ed è riuscito ad afferrarlo. L'uomo è stato affidato ai medici del 118 e trasportato all'ospedale Maggiore di Bologna. Ai carabinieri che lo hanno salvato, avrebbe detto di essere stato troppo lento, annunciando già la volontà di riprovarci, la prossima volta con più rapidità.

I motivi che lo avrebbero indotto a tentare il gesto, a quanto pare, sarebbero molteplici: una recente delusione d'amore, dopo la fine di una relazione con una ragazza, ma anche problemi di natura economica, legati alla sua attività di libero professionista nel settore dell'informatica.

L'INTERVENTO DEI CC. I militari hanno avvisato i Carabinieri della Stazione di San Benedetto Val di Sambro che sono immediatamente andati a verificare e la loro attenzione è stata richiamata dalla presenza dell’automobile in uso al malcapitato parcheggiata nei pressi del lago: a bordo del veicolo non c’era nessuno, ma il calore proveniente dal cofano motore faceva presupporre che l’aspirante suicida fosse arrivato da poco.

Quasi in contemporanea, altri utenti Facebook avevano visto il profilo del 39enne e avevano segnalato le sue intenzioni alla Polizia Postale di Bologna che, risalita all’identità dell’uomo, aveva immediatamente avvisato i Carabinieri di San Benedetto V. di S. che stavano già operando.

I Carabinieri, infatti, hanno iniziato a perlustrare le rive del lago, sulla cui sponda hanno trovato il 39enne, già immerso con una parte del corpo nell’acqua. Alla vista dei militari che lo volevano salvare l’uomo, in stato confusionale per una delusione d’amore e problemi economici, ha minacciato che se si fossero avvicinati lui si sarebbe gettato e, considerato che il livello del lago si abbassa notevolmente a pochi metri dalla riva, i Carabinieri hanno intavolato una conversazione cercando di convincerlo a desistere. A fronte della ostinazione dell’uomo, i Carabinieri hanno deciso di intervenire e un militare, simulando di scivolare anche lui sulla sponda viscida del laghetto, è entrato nell’acqua ed è riuscito ad afferrare l’uomo, consentendo anche agli altri Carabinieri di aiutarlo a trattenerlo.

Ricevute le prime cure da parte dei sanitari del 118, che lo hanno successivamente trasportato presso l’ospedale Maggiore di Bologna per controlli, l’aspirante suicida ha dichiarato di essere stato  troppo lento nella circostanza, minacciando di intendere ripetere il gesto ma con maggiore rapidità. Le difficoltà che lo avrebbero indotto a tentare l’insano gesto sono una recente delusione in una relazione sentimentale interrotta con una ragazza ma anche di natura economica: lavorando nel settore dell’informatica come libero professionista avrebbe patito qualche problema legato alla crisi del mercato. Queste due circostanze avrebbero collaborato a provocargli una forma depressiva. Ora è in cura per superare la crisi e risolvere i suoi problemi.


 

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