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Celli contro Fugatti ad Avio: "Gli orsi ce li hanno messi i trentini, venderemo le vesti per comprare le spade" | VIDEO

Il consigliere comunale di Europa Verde ad Avio, il paese del presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per manifestare contro l'abbattimento

Vivo o morto, libero o meno? E' certo che forse noi italiani non siamo tanto abituati. Ne ha parlato anche il consigliere comunale di Europa Verde Davide Celli, figlio del celebre entomologo Giorgio, intervenuto ad Avio, il paese del presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per manifestare contro l'abbattimento e la campagna partita dalla morte di Andrea Papi, 26 anni, ucciso da un orso: "A me dispiace molto per il ragazzo e sono vicino alla sua famiglia, ma gli orsi in Trentino ce li hanno messi i trentini - ha detto Celli sul palco della protesta - ora non sono capaci di gestirli e trovano mille scuse per farli fuori".

Intanto, tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino, sempre in Trentino, è stato trovato morto M62, un esemplare maschio nato di 5 anni, forse uccido sa un suo simili, come riferisce Trento Today. E piovono critiche sulle parole di Fugatti, che ha detto: "Fosse per me l'abbatterei domani", riferendosi a JJ4, l'orsa catturata ritenuta responsabile della morte di Andrea Papi.

"Ricordiamoci che quando si va in un bosco si entra in punta di piedi - ha detto Celli - bisogna fare attenzione attenzione. Sono stanco ci vedere uccidere i cinghiali chiusi dentro il giardinetti, di vedere sparate le marmotte per farci una pomata, la nostra pazienza non ha un limite".

Per Celli dunque "gli orsi in Trentino sono stati gestiti male fin dalla loro introduzione, bisogna avere grandi attenzioni  quando si incontra un orso perché è più forte e fa l'orso" e poi si scaglia contro Fugatti "come potrà mai potrà un presidente di provincia essere obbiettivo nelle sue decisioni dal momento che faceva grigliate a base di carne di orso?" E conclude: "Venderemo le vesti per comprare le spade!"

Perché un orso attacca

L’orso vive soprattutto nei boschi e nelle foreste, raramente si avvicina alle zone agricole e soltanto in cerca di cibo. Come tutti gli animali selvatici è schivo e timido, se può scappa alla vista dell’uomo ed evita il più possibile contatti indesiderati. Ma esistono casi in cui può diventare aggressivo, in situazioni di paura in cui vede minacciata la sua sicurezza o quella dei suoi piccoli: "Come tutti gli animali selvatici l’orso cerca di evitare ogni incontro con l’uomo - ha spiegato Marco Antonelli - quando questo avviene, la sua prima reazione è la fuga. Gli orsi, come gli esseri umani, reagiscono in modo diverso al pericolo, ma nel 60% dei casi si tratta di femmine con cuccioli, che agiscono in maniera aggressiva per difendere i propri cuccioli. Esistono poi i casi in cui sono i comportamenti dell’uomo ha provocare reazioni violente, come ad esempio andare in montagna con un cane senza guinzaglio: la presenza di un altro animale non controllato potrebbe generare un conflitto. Infine c’è l’effetto sorpresa: come nel caso del runner, è più facile sorprendere l’animale se andiamo veloci. In quel caso l’orso ha meno tempo do reazione e a incontri ravvicinati".

Cosa fare in caso di incontro

Certo, stare faccia a faccia con un orso è una situazione in cui nessuno vorrebbe trovarsi, ma se questo dovesse accadere l’importante è mantenere la calma, come spiegato dall’esperto del Wwf a Today: "Esistono diversi vademecum da seguire in caso di incontri con gli orsi. Ovviamente va ricordato che non è semplice mettere in pratica dei comportamenti quando ha un orso di fronte, ma è importante mantenere il sangue freddo. Se l’animale si trova a una distanza di 100-150 metri è possibile osservarlo, ma senza avvicinarsi oltre, per poi andare via una volta terminato. In caso di incontri ravvicinati la prima cosa da fare è segnalare all’orso la nostra presenza, anche parlando a voce alta. Senza urlare e fare movimenti bruschi, è necessario far capire all’animale che si trova in presenza di umani, dandogli modo di scappare. Per questo, in caso di passeggiate in montagna, è sempre consigliabile parlare o portare un campanello attaccato allo zaino, così da segnalare agli animali la nostra presenza ed evitare spiacevoli incontri".

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