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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cena anti-crisi sul Crescentone, Felicori: "Bella idea, ma ci vuole prudenza"

L'assessore alla cultura della giunta Bonaccini non chiude all'ipotesi ma precisa: "Non dovrà sembrare un liberi tutti"

"Una bella idea", dice Mauro Felicori. Una suggestione, avanzata nei giorni scorsi da Romano Prodi, che sposa le tradizioni della pianura e dell'Appennino dove si usa fare cene comunitarie. Ma se la si fa in formato maxi, e nientemeno che in piazza Maggiore nel cuore di Bologna, allora, segnala l'assessore regionale alla Cultura, la proposta di 'apparecchiare' il Crescentone diventa "un evento e una specie di sfida al virus".

Quindi "più grande la facciamo, più alto dev'essere il senso di responsabilita': dobbiamo stare attenti che la nostra comunicazione positiva di fiducia nel futuro non abbia come esito non voluto la sottovalutazione del tema dominante, che è quello della distanza per difenderci dal virus". Insomma, ben venga il 'cenone', o più d'uno, in piazza Maggiore, ma "non pensiamo che voglia dire diminuire le precauzioni" anti-contagio.

Spiega Felicori oggi dalle frequenze di Ciao Radio: "Stiamo riaprendo tutto: i musei, le scuole prima o poi spero... L'unica precauzione che dobbiamo tenere è mantenere le distanze" e questo deve valere anche per la "bella proposta" di cenare in piazza Maggiore.

Farlo sarà un "segno di riscossa, ma non pensiamo che voglia dire diminuire le precauzioni: dobbiamo evitare che l'autunno sia una specie di flagello" per il ritorno del covid-19.

Felicori assicura di essere favorevole alle riaperture e di non voler "spaventare nessuno", ma segnala "il pericolo che il messaggio venga frainteso", che un'iniziativa di "fiducia e speranza venga intesa" come un 'liberi tutti'; che passi l'idea "che tutto ricomincia come prima. Purtroppo no" e sarà così ancora "per un bel po'", avverte Felicori, dicendo anche che sarà necessario continuare a fare qualche sacrificio. Ma "in generale tutti i segni di ripresa sono segni importanti, anche quando fatti con sacrifici", aggiunge.

Poi Felicori condivide il ragionamento del collega Matteo Lepore, assessore comunale, sul fatto che la cena in piazza Maggiore richieda una "intesa tra tutti ristoratori e un clima di concordia". Poi è anche chiaro, rileva Felicori, che la rinascita non passa solo dalle tavolate in piazza Maggiore.

"La cultura tutta sta rinascendo e una una bella cena comunitaria ci sta. Pero'", per quanto sia ormai vero che "il cibo è cultura e ormai gli chef sono fra gli intellettuali più ascoltati, come anche i sommelier, la cultura non è tutto cibo", conclude l'assessore di Stefano Bonaccini. (Mac/ Dire)

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