Centri estivi 2021, con 'Scuole aperte' posti per ragazzi fino ai 16 anni
A seconda della scuola l’offerta può variare da 30 a 75 posti settimanali, suddivisi in piccoli gruppi da 15. Le attività si realizzano negli istituti per 3-6 settimane nei mesi di giugno e luglio
Oltre ai centri estivi 2021 per i più piccoli, quest'anno è possibile aderire al progetto “Scuole Aperte”, rivolte ai preadolescenti e adolescenti (11 a 16 anni).
Il progetto quest’anno interessa gli Istituti comprensivi 1, 2, 4, 5, 6, 7, 11, 12, 13, 14, 16, 20, la scuola paritaria Manzoni (secondaria di primo e secondo grado) e gli Istituti superiori Aldini Valeriani, Aldrovandi, Belluzzi, Crescenzi, Galvani, Fermi, Manfredi, Minghetti, Righi, Sabin, Rosa Luxemburg, Serpieri.
Tra le attività previste laboratori sportivi, sul benessere e la cittadinanza attiva, outdoor education, insegnamento di lingua italiana base (L2), offerte culturali di vario tipo (teatro, musei, biblioteche, cinema e produzione video, danza e giocoleria).
Centri estivi, la proposta di Castaldini (FI): "Tamponi al'ingresso, farmacie potrebbero aiutare"
A seconda della scuola l’offerta può variare da 30 a 75 posti settimanali, suddivisi in piccoli gruppi da 15. Le attività si realizzano negli istituti per 3-6 settimane nei mesi di giugno e luglio, e per 2-3 settimane a fine agosto-settembre. A seconda delle scuole l’iscrizione può avvenire per turni settimanali o anche per moduli giornalieri.
“Scuole Aperte” prevede la messa a disposizione da parte dei servizi comunali di un educatore per ciascuna scuola, oltre a un’offerta di opportunità culturali, educative e formative realizzate in raccordo con alcuni soggetti qualificati del territorio. Novità di quest’anno è infatti il coinvolgimento delle principali agenzie del territorio, chiamate a supportare attraverso le proprie offerte laboratoriali, i bisogni espressi dal mondo della scuola, di tipo culturale, sociale e relazionale, creativo ed espressivo, naturalistico:
Il contributo per l’abbattimento delle tariffe del progetto regionale sulla conciliazione è valido anche per ragazze e ragazzi fino a 13 anni che frequenteranno il progetto “Scuole Aperte”.
I progetti per i disabili fino ai 19 anni
Confermato anche per l’estate 2021 il sostegno alle attività estive rivolte a ragazze e ragazzi disabili dai 14 ai 19 anni. Sono iniziative accessibili e dedicate all'autonomia, alla socializzazione e sono realizzate da soggetti qualificati con adeguate capacità e competenze professionali.
Il progetto per l’estate 2021 prevede un’offerta diversificata rispetto alle diverse tipologie di necessità. L'accesso avviene direttamente tramite l'iscrizione al gestore, ma i Servizi educativi Territoriali di quartiere, l’Ausl e i gestori stessi possono sostenere e orientare le famiglie nella scelta dell'offerta più idonea.
Possono accedere a queste opportunità gli alunni con disabilità e non autosufficienti, frequentanti ancora un percorso scolastico e residenti nel Comune di Bologna. Anche per queste attività sono previsti contributi economici per le famiglie.
Il contributo viene erogato per un massimo di 3 settimane in base all'ISEE, da un minimo di 280 euro a un massimo di 370 euro a settimana. Il contributo riconosciuto alla famiglia viene erogato al gestore a copertura parziale o totale della retta di frequenza, a fronte di un'offerta settimanale pari ad almeno 5 ore al giorno per 5 giorni, agli utenti che abbiano frequentato per almeno un giorno.
Le linee guida della Regione per la normativa anticovid
Dopo il via libera del ministero, viale Aldo Moro ha stilato le norme regionali riguardano i requisiti di accessibilità, i requisiti per il personale e per i volontari e la formazione sulle misure anti-Covid, le modalità di svolgimento in sicurezza delle attività e dei giochi, le misure precauzionali da rispettare per prevenire la diffusione del virus, le regole per l’accompagnamento e il ritiro degli iscritti, le procedure da seguire in presenza di casi positivi sospetti.
Alla base del Protocollo regionale ci sono sempre il distanziamento e l’uso delle mascherine e dei dispositivi di protezione per il personale, attività da svolgere il più possibile all’aperto, pulizia e sanificazione delle superfici e degli oggetti, oltre all’aerazione costante degli ambienti in caso di permanenza in spazi chiusi.
Tra gli altri provvedimenti indicati per garantire la sicurezza a bambini, ragazzi ed educatori, losvolgimento delle attività in gruppi stabili di massimo 25 iscritti con adeguati rapporti numerici tra educatori e bambini/ragazzi.
La disponibilità di diversi spazi per lo svolgimento delle attività programmate, attenzione ai contatti, pulizia e disinfezione dei materiali e areazione costante degli ambienti. Attenzione particolare all’inclusione di bambini con disabilità o in condizioni di fragilità o vulnerabilità; accompagnamenti ed entrate scaglionati.
Il contributo regionale
Confermati per il quarto anno consecutivo i contributi della Regione alle famiglie per sostenere i costi delle rette di frequenza: 6 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo e assegnati a Comuni ed Unioni per finanziare il progetto di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia, in un anno che, per le famiglie e le donne soprattutto, ha comportato su questo fronte grandi disagi e sacrifici.
Il contributo massimo sarà di 336 euro a figlio, a copertura totale o parziale in funzione del costo effettivo di iscrizione e potrà permettere la partecipazione a Centri estivi anche diversi, e per settimane anche non consecutive; unico vincolo è l’importo massimo riconosciuto per ciascuna settimana di 112 euro.
Requisito economico necessario per beneficiare del sostegno, riservato alle famiglie (anche affidatarie) composte da entrambi i genitori, o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali, occupati e residenti in Emilia-Romagna: un Isee entro i 35mila euro, rispetto ai 28mila dell’anno scorso.