Gioco, vietate le videolottery nei centri scommesse esteri
Il questore di Bologna le vieta e il Tar dell'Emilia Romagna conferma la restrizione
I centri scommesse collegati a operatori esteri non autorizzati dal ministero dell'Economia non possono ottenere la licenza di polizia, ne' installare nei locali le videolotteries (Vlt): è quanto conferma il Tar Emilia Romagna che, come fa sapere una nota di Agipronews, ha respinto con sentenza il ricorso del titolare di un punto scommesse non autorizzato, confermando il "no" opposto dalla Questura di Bologna.
Il Tar ribadisce che i titolari dei centri non possono "svolgere quell'attività, di gestione effettiva dei contratti di scommessa, per cui è stata fatta la richiesta", mentre "l'astratta abilitazione a gestire un segmento del sistema delle scommesse puo'' costituire solo fonte di pericolo per l'ordine pubblico se non viene abilitato anche l'effettivo gestore", in questo caso la società estera che al contrario del titolare del centro "è rimasta volutamente estranea alla richiesta di autorizzazione".
La confusione tra chi richiede la licenza di Polizia e chi effettivamente svolge l''offerta e la raccolta di scommesse "avrebbe generato incertezze presso gli stessi scommettitori", si legge ancora nella sentenza, una situazione che dunque "costituisce di per sè un valido e sufficiente motivo di ordine pubblico" per negare l'autorizzazione, "in quanto si pone in contrasto con le esigenze di tutela del consumatore, anch'esse protette dal diritto comunitario".
agenzia Dire
