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Cronaca Centro Storico / Via Ugo Bassi

Zona T, lavori senza fine: mini-cantieri anche nell'inverno 2018

Individuata una quindicina di punti critici, dove la strada 'scarica' le tensioni tra le pietre. Verranno risolte mano a mano che si presentano. 'Nessun costo aggiuntivo, era previsto dall'appalto'

Non ci sono stati errori" né costi aggiuntivi, ma dopo il cantierone che ha riqualificato la "T" nel centro di Bologna bisogna aspettarsi almeno un altro inverno di 'cantierini', simili a quelli già visti dalla riapertura delle strade interessate a oggi. Lo ha messo in chiaro Fabio Monzali di Tper, direttore dei lavori, ieri in commissione, chiesta dal M5S.

Tutto sta nella comparsa dei "giunti di contrazione" dove si scaricano le tensioni della strada, riepiloga Monzali. L'intero team di esperti che ha affiancato il cantierone ha valutato di non realizzarli durante l'esecuzione dei lavori, ricorda l'ingegnere, per poi intervenire man mano che si manifestano.

E su questo "non c'è un problema di traffico", assicura Monzali: semmai, "il traffico può creare danni se si forma il giunto e non si interviene subito". In tutto ciò, le cose sono stare rese ancora più difficili dai basoli storici (piuttosto irregolari) e dalla conservazione nel sottosuolo dei reperti archeologici, continua Monzali. E soprattutto: "Noi ingegneri usiamo i modelli per avvicinarci alla realtà ma la natura no", afferma il direttore dei lavori.

In particolare, "siamo stati sfortunati con l'andamento termico", a causa di "inverni abbastanza miti ed estati molto calde", spiega Monzali, cosa che ha "dilatato nel tempo" la formazione di tutti i giunti. Finora ne sono emersi sette in via Rizzoli e nove in via Ugo Bassi, ma "ci sono ancora alcuni tratti dove non li abbiamo ancora visti" anche se erano e continuano ad essere previsti, continua Monzali. Il direttore non fornisce numeri, ma probabile che gli ulteriori giunti si potranno contare sulle dita di una mano. Il tema, comunque, dovrebbe risolversi "nel giro del prossimo inverno", ipotizza l'ingegnere. 

"Non stiamo facendo manutenzione ma stiamo completando il progetto", sottolinea Monzali, aggiungendo che "nessun costo è stato addebitato alla stazione appaltante o al Comune", perché questi lavori "fanno parte dell'appalto" e "tutto è allineato a quanto previsto dal progetto".

Insomma, sbotta Monzali incalzato dai consiglieri comunali di opposizione, "se volete che io chieda scusa non lo faccio. Ho fatto il mio lavoro e sto continuando a farlo". Una sorpresa negativa però c'è stata ed è quella che ha portato ai lavori all'altezza di via Ugo Bassi 1, dove nel sottosuolo "c'era una condotta di acque bianche che perdeva in maniera copiosa da anni", spiega Monzali.

Durante i lavori si è operato per risanare il terreno fino al tubo "ma non è stato sufficiente", perché il sottosuolo era molto impregnato d'acqua e quindi si è comunque smosso dopo il cantiere: ad ogni modo, con gli interventi successivi il tutto "è stato sistemato in modo definitivo", assicura Monzali.

Il direttore, infine, si appella ai gestori di acqua, gas e telecomunicazioni, affinché ora "non si rompa inutilmente la strada". Tanto che "stiamo lottando in questi giorni per dire ad alcuni gestori di fare un altro percorso invece di tagliare strada", spiega Monzali: perché o per ripristinare si usano "gli stessi standard e materiali usati da noi", oppure "si fanno grandi danni".

Tornando al tema principale, il punto è che "contrariamente a quello che si pensa il cantiere non è chiuso" e questo "dobbiamo meglio veicolarlo", dichiara l'assessore ai Lavori pubblici, Virginia Gieri: ai cittadini va spiegato che "il loro disagio non è dovuto a trascuratezza o cattiva volonta'" e su questo "possiamo fare di piu". (Dire)

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