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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Porto / Via della Certosa

Certosa: riapre il Pantheon dei bolognesi illustri, era stato chiuso dopo il terremoto

Dopo la chiusura a causa dei danni provocati dal sisma del maggio 2012, oggi l'inaugurazione

Dopo la chiusura nel 2012 a causa dei danni provocati dal terremoto, il Pantheon dei bolognesi illustri, all'interno del cimitero della Certosa di Bologna, riapre e torna ad essere fruibile dalla comunità.
Alla cerimonia di inaugurazione. che si svolgerà oggi, alle 12.30, hanno partecipato il sindaco di Bologna, Virginio Merola, Riccardo Malagoli, assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bologna, Luca Rizzo Nervo, assessore alla Sanità, Romano Mignani, presidente Bologna Servizi Cimiteriali. Presenti anche Flavio Favelli, ideatore nel 2008 dell'opera "Sala d'attesa" all'interno del Pantheon, Francesco Amante, che fu l'ideatore e coordinatore dei finanziamenti per il progetto di  Favelli, Luisa Vitali e Teresa Fava dell'associazione Culturale Rimachèride, che hanno proposto alcune letture da testi ottocenteschi sulla Certosa, concludendo con un'interpretazione poetica di "Cosa sarà" di Lucio Dalla.

DANNI POST SISMA E LUNGO RESTAURO. Al via lo scorso giugno i lavori di restauro e risanamento conservativo della sala del Pantheon a seguito del terremoto del maggio 2012. La parte maggiormente danneggiata dal sisma era stata quella storica edificata nel 1800. Le lesioni si presentavano nella struttura del porticato di ingresso e all'interno alla sala del Pantheon. Si trattava in particolare di lesioni di distacco tra strutture orizzontali e verticali, lesioni sia nelle strutture portanti verticali, sia di archi e relative volte. 

Gli interventi hanno comportato un miglioramento delle condizione di sicurezza preesistenti. I lavori, per un importo di oltre 160.000 euro, sono stati rientrati nel piano approvato degli investimenti 2015-2017 della Società mista Bologna Servizi Cimiteriali. Questo significa che sono finanziati utilizzando il fondo relativo agli investimenti costituito dalla rinuncia agli utili sia del Comune di Bologna - socio di maggioranza - e della che del Socio privato operativo. Il cantiere, come da previsione iniziale, è terminato in tempo per la festività dei Defunti. 

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