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Cronaca Porto / Via della Certosa

Certosa, dopo il restauro tornano a risplendere alcuni grandi monumenti del cimitero

Otto cantieri e un lavoro continuativo di restauro e valorizzazione: così tornano alla loro grande bellezza monumenti come i "Piangoloni" e il monumento ossario ai Caduti delle Grande Guerra

I monumenti più belli della Certosa di Bologna riacquistano l'originale bellezza (le foto mostrano il prima e dopo). Otto grandi cantieri di restauro sono stati aperti e conclusi dall'estate 2013 ad oggi all'interno dell'area monumentale della Certosa, facendo degli ultimi 12 mesi l'anno  in  cui  è  stato realizzato il maggior numero di interventi all'interno del cimitero cittadino, da quando nel 1999 il Comune di  Bologna  ne  ha avviato un ampio e continuativo programma di restauro e valorizzazione. I  lavori  si  sono svolti sotto la curatela dell'Istituzione Bologna Musei Museo civico del  Risorgimento,  del Settore Lavori Pubblici del Comune e dell'attuale  gestore  del  cimitero,  Bologna  Servizi Cimiteriali, con la vigilanza delle competenti Soprintendenze.

PIANGOLONI. In  particolare, sono stati eseguiti il restauro dell'ingresso monumentale, detto  dei  'Piangoloni',  con le tre colossali statue in terracotta, e dei due  Leoni  dell'emiciclo  sud  del  Chiostro  Maggiore; ed il recupero dei monumenti  funerari  ottocenteschi a Maria Barbieri, Pellegrino Tomasoli ed Olimpia Spada.

È stata inoltre effettuata la manutenzione straordinaria della pavimentazione, sempre ottocentesca, del quadriportico del Chiostro III, lato  nord;  del  Monumento  ai  martiri  del  fascismo  nel Chiostro VI; e dell'esterno  del  Monumento ossario ai Caduti delle Grande Guerra, sempre nel Chiostro  VI, con  la  contestuale  sostituzione di dieci lastre deteriorate.

I cantieri sono stati realizzati con una spesa complessiva di  122.605 euro, che  in parte è stata coperta con i proventi ottenuti dalla riconcessione a nuove famiglie delle tombe antiche abbandonate o decadute, ed in parte con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna. I cantieri sono stati affidati a diverse ditte specializzate, ad esclusione del  recupero  dell'ingresso dei 'Piangoloni' e del restauro dei due Leoni dell'emiciclo sud del Chiostro Maggiore, realizzati grazie ad un cantiere scuola  dell'Accademia di Belle Arti di Bologna dove gli allievi del Corso di restauro dei materiali lapidei e derivati, diretti e coordinati dal loro docente,  il  professor  Sotirios  Karoutsos,  hanno  lavorato sotto l'alta vigilanza della Soprintendenza.

Cimitero cittadino: restauri alla Certosa di Bologna

GLI INTERVENTI DI RESTAURO. La  tipologia  degli interventi ha spaziato dal recupero di marmi, stucchi, terracotte fino al ripristino dei paramenti in pietra. Nel  caso dei monumenti Spada e Tomasoli si è dovuti procedere anche ad una preventiva manutenzione straordinaria dell'area retrostante, le cui cattive condizioni  erano  causa  di  gravi  infiltrazioni  di umidità, che avevano intaccato  i  monumenti.  Si  è  pertanto proceduto alla sistemazione della pavimentazione  e degli scoli del recinto e al rifacimento degli intonaci e dei pluviali in corrispondenza dei monumenti stessi. Grazie  ai  restauri,  le  tombe  Spada e Barbieri sono ora disponibili per nuove  famiglie; mentre il sepolcro Tomasoli è stato trasformato in ossario cinerario  comune, il che consentirà a chi ne faccia richiesta di collocare i  propri  cari  nella  prestigiosa  area  monumentale  del cimitero con un investimento relativamente moderato.

Il recupero dei sepolcri antichi si dimostra pertanto ancora una volta un momento  fondamentale  del piano di restauro e valorizzazione della Certosa promosso  dal  Comune di Bologna. Essi infatti risultano spesso in stato di abbandono  sia  per  l'inosservanza  degli obblighi di legge e l'incuria da parte dei  discendenti   del  concessionario  originario,  sia  a  causa dell’estinzione della famiglia del concessionario medesimo. I manufatti rientrano così nelle  disponibilità dell’Amministrazione comunale che, promosso il loro restauro, li rende disponibili per nuove famiglie,  attivando  il meccanismo della riassegnazione mediante procedura ad evidenza pubblica.

Alla  data  di  stipula del contratto di concessione, il nuovo assegnatario versa  a  Bologna  Servizi  Cimiteriali  la  tariffa prevista per qualsiasi sepoltura, oltre alle spese già sostenute per il restauro del monumento; tali  somme  vengono  poi riversate, al netto dei costi amministrativi e di gestione,  al  Comune  di  Bologna  che le reinveste nella realizzazione di ulteriori restauri  ed  interventi  su   sepolcri di interesse storico-artistico, creando un meccanismo virtuoso che si auto-sostiene nel tempo. Ovviamente, con la concessione  i  nuovi  assegnatari  assumono l'obbligo della manutenzione delle sepolture stesse.

Il totale delle tombe restaurate, dall'avvio di questo meccanismo nel 2005 ad oggi, sale a 26 monumenti. Con le somme così recuperate, unite al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio  in Bologna, sono stati inoltre eseguiti i restauri dell'affresco del  Cinquecento  “Madonna con il Bambino, San Giovannino e i Santi Bruno e Girolamo”,  opera  di Bartolomeo Cesi, oggi nella Sala Weber della Certosa; di due grandi dipinti seicenteschi, "Salita al Calvario” di Lucio Massari e “Natività”  di  Nunzio  Rossi  che  prima  del  restauro si trovavano nella Cappella  della  Madonna  delle  Assi  della  Certosa,  e  che  per  motivi conservativi  sono  oggi  esposti  rispettivamente  nella  Basilica  di San Petronio  e  in Palazzo d'Accursio; di un bellissimo marmo di Carlo Monari, il  genio  funebre  della Tomba Rossi-Muratori; e di un ampio corridoio con oltre  70 lapidi antiche, databili in prevalenza dal Trecento alla fine del
Settecento.

Il Museo civico del Risorgimento ha in programma nuovi cantieri di restauro che  si affiancheranno al recupero, attualmente in corso, del porticato del Chiostro  Maggiore,  a  cura  del  Settore  Lavori Pubblici del Comune e di Bologna Servizi Cimiteriali. Il portico aveva infatti subito gravi danni dal terremoto del maggio 2012 e l'intervento  prevede  il rifacimento del coperto, con consolidamento delle cupole  sottostanti.  Il cantiere renderà fruibile una zona particolarmente importante del cimitero, in cui si possono ammirare anche i monumenti - già restaurati  -  dedicati  all'esploratore Pellegrino Matteucci e al cantante lirico Carlo Broschi detto “Il Farinelli”.

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